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Gio 27 Set 2012, 20:42
Terapie con antibiotici, notizie:

http://cistite.info/forum/viewtopic.php?f=6&t=1916#p60401
http://cistite.info/forum/viewtopic.php?f=6&t=272
http://cistite.info/forum/viewtopic.php?f=6&t=2167#p70546
http://www.tuttosanita.it/pugliasalute/Anno2004/Pugliasaluten°42 PDF/patologia_flogistica_vaginale.pdf
http://www.ecosistemavaginale.it/sigo 2.pdf
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Acidolina e acidophilina: potenti antibiotici naturali
Gio 24 Feb 2011 - 13:25
Non c’è dubbio che l’intestino nella maggior parte delle persone, al giorno d’oggi, è fortemente compromesso. Stress, alimentazione, acqua, aria e tutti gli altri fattori inquinanti tipici della civiltà contemporanea, hanno effetti fortemente distruttivi sulla flora batterica intestinale.

La flora batterica intestinale è il vero motore vitale dell’intestino, la cui efficienza è da sempre considerata, nelle tradizioni mediche più antiche e naturali, il fondamento della salute generale dell’organismo umano. Un intestino adulto idealmente sano dovrebbe avere un contenuto di flora
batterica amica di circa 1,8 chilogrammi di peso. Diversi studi hanno dimostrato che oggi la media si avvicina ad un peso in flora batterica di circa mezzo chilo!

Quando la presenza di batteri amici come il Lactobacillus acidophilus e il Bifidobacterium bifidus (i due principali abitanti del nostro intestino) diminuisce, iniziano a proliferare batteri patogeni (Escherichia coli, Klebsiella ecc.) e miceti come la Candida. Il problema è talmente diffuso che ad esempio per la Candida si parla di una vera e propria epidemia. Ma i problemi che ne derivano sono anche altri: la migrazione di batteri patogeni dall’intestino in altre zone, con il conseguente sviluppo dì infezioni vaginali, respiratorie e addirittura dentali; la compromissione della permeabilità intestinale con problemi di allergie e malattie autoimmuni; lo sviluppo di sostanze cancerogene normalmente rese innocue da Acidophilus e Bifidus (a es. le nitrosammine); l’incapacità di produrre adeguate quantità di vitamine B e di assimilare il calcio. Purtroppo, anche i cambiamenti della dieta, per quanto benefici, non sono da soli sufficienti a ripristinare una flora batterica adeguata.

Questa è la ragione per cui l’integrazione di probiotici è diventata ormai una prassi consolidata anche nell’ambito della medicina ufficiale. Acidofili e bifidobatteri sono i principali batteri che risiedono in maniera permanente nel nostro intestino, i primi soprattutto nell’intestino tenue, i secondi soprattutto nel colon; i primi sono aerobici, i secondi anaerobici. Sono dunque fortemente complementari e sinergici per cui una buona integrazione di entrambi - o almeno dell'Acidophilus, che sta a monte della catena di produzione probiotica intestinale - può produrre potenti effetti benefici sulla salute.
Ma gli integratori di flora batterica intestinale sono davvero in grado di svolgere un'azione benefica efficace? Per quanto riguarda le colture liofilizzate
di acidophilus, bifidus e altri batteri, che vengono consumate in capsule (preferibili alle tavolette), ci sono una serie di requisiti che la coltura dovrebbe soddisfare per poter essere veramente efficace:

1. Innanzitutto la coltura dovrebbe avere una buona durata nel tempo (molti dei probiotici in commercio sono già morti dopo poco tempo sugli scaffali del negozio).
2. Una volta assunto, il batterio dovrebbe essere in grado di resistere relativamente indenne sia al passaggio attraverso i succhi gastrici, sia nella zona alcalina dell'intestino. Oltre a ciò, il batterio dovrebbe sopravvivere bene anche al passaggio attraverso i sali biliari.
3. Ammettendo che il batterio ingerito sia effettivamente in grado di giungere nell’intestino, occorre che esso sia poi capace di attaccarsi alle pareti intestinali, e poi di competere con successo con i batteri patogeni già presenti.
4. Ma tutto questo non basterebbe se il batterio in questione non fosse in grado di svolgere tutta una serie di attività nutrizionali (produzione degli enzimi necessari alla digestione dei latticini, produzione delle vitamine B ecc.) e antimicrobiche.
È molto difficile trovare ceppi di batteri che soddisfino tutti questi requisiti. Uno studio pubblicato sul prestigioso Journal of American Nutraceutical Association ha messo a confronto 6 diversi ceppi batterici, 4 acidofili e 2 bifidobatteri, per verificare appunto la capacità di ciascuno di essi di soddi-
sfare i suddetti requisiti(1). L’unico ceppo batterico che ha soddisfatto tutti i requisiti è stato l’Acidophilus DDS-1, il quale ha dimostrato, sia in questo studio che in altri, di essere ancora vitale all'80% dopo un anno dalla produzione e senza essere refrigerato. Soprattutto, ha dimostrato di attraversare indenne i tratti acidi, alcalini e biliari dell’apparato digerente, di riuscire ad attaccarsi alle pareti intestinali e soppiantare radicalmente l’Escherichia coli presente nell’intestino (con evidente azione antidiarroica).
Per quanto riguarda le proprietà nutrizionali, lo studio ha messo in evidenza la sua capacità di produrre adeguate quantità di Beta-galattossidasi, enzima necessario a scomporre il lattosio. Infine, il DDS-1 ha confermato in questo studio una potente attività antimicrobica, dovuta anche al fatto che esso produce due potenti antibiotici naturali, l’acidolina e l’acidophilina. Altri studi avevano anche dimostrato proprietà antitumorali di questo straordinario ceppo batterico (2).
La ragione fondamentale di queste straordinarie proprietà del DDS-1 sta nel fatto che è il ceppo batterico proprio dell'intestino umano, da cui è stato estratto e successivamente messo in colture adeguate. Così, a esempio, mentre gli altri ceppi di acidofilo proliferano ad una temperatura di
44°, il DDS-1 preferisce una temperatura di 37°, la temperatura del corpo umano, risultando in tal modo maggiormente compatibile alla nostra fisiologia.
--------------------------------------------------
Note:
(1) M.Murthy et al, Delineation of Beneficial Characteristics of Effective Probiotics, in JANA, Vol. 3, n° 2, 2000, pp.
38-43. I ceppi studiati sono stati gli acidofili NRRL 629, NRRL 4495, NRRL 1910, e il ceppo di acidofilo DDS-1; i
bifidobatteri ATCC 15707 e ATCC15708.
(2) H. Lee et al, Anticarcinogenic effects of L acidophifus on N-nitroso-bis (2-oxopropyl) amine induced colon tu-
mor in rats, in Appl. Nutr., 1996; 48:59-66; N. Rangavajhyala et al., Nutrition and Cancer, 197
[Fonte]
Acidophilus DDS-1 ❖ Vulvodinia.info



Aida il Gio 24 Feb 2011 - 13:37
I probiotici (Acidophilus DDS-1, Lactobacillus acidophilus) sono microrganismi vivi, che ingeriti favoriscono attività metaboliche dell’organismo ospitante.
I prebiotici (inulina) sono sostanze non digeribili, che stimolano la crescita, l’attività o il transito di microrganismi tratto digerente dell’organismo ospitante.
I simbiotici sono il risultato della combinazione tra probiotici e prebiotici che in questo modo esaltano le qualità positive soprattutto nei confronti della flora e della mucosa intestinale.
Uno studio pubblicato sul prestigioso Journal of American Nutraceutical Association ha messo a confronto 6 diversi ceppi batterici, 4 acidofili e 2 bifidobatteri per verificare appunto la capacità di ciascuno di essi di soddisfare i suddetti requisiti. L’unico ceppo batterico che ha soddisfatto tutti i requisiti è stato l’Acidophilus DDS-1, uno dei ceppi probiotici più efficaci e resistenti. In effetti, il DDS-1 ha dimostrato, sia in questo studio che in altri, di essere ancora vitale all'80% dopo un anno dalla produzione e senza essere refrigerato. Soprattutto, ha dimostrato di attraversare indenne i tratti acidi, alcalini e biliari dell’intestino. (PROBIOTICI –“Dalla natura i batteri amici della nostra salute" di Natasha Trenev - da pg.108 a pg.114 - ed. TECNICHE NUOVE (Natura & Salute) - Pge 234 - E. 22,72 - ed. 2001)
DDS è la sigla del Department of Dairy Science dell'Università del Nebraska, dove è stato scoperto questo ceppo.

Acidophilus DDS-1®
Sono note le proprietà benefiche del Lactobacillus acidophilus nel rigenerare la funzionalità intestinale; migliorare l’assimilazione del calcio e la produzione endogena di vitamine del gruppo B; produrre l’enzima lattasi necessario a digerire i prodotti caseari; contrastare radicalmente lo sviluppo della flora patogena e micotica; sostenere l’attività del sistema immunitario.

Tra i vari ceppi di Acidophilus, il DDS-1 si caratterizza per alcuni elementi decisivi:

- essendo il ceppo autoctono del nostro intestino, resiste bene sia agli ambienti acidi che basici del nostro tratto gastrointestinale, e riesce dunque a
superare la barriera gastrica e ad installarsi nell’intestino tenue (1)

- a differenza della maggior parte degli altri ceppi, che sono termofili e prosperano a temperature attorno ai 44°, il DDS 1, in quanto ceppo umano
autoctono, preferisce la temperatura tipica del corpo umano (37°), grazie alla quale inizia immediatamente a riprodursi colonizzando rapidamente l’intestino

- una volta insediatosi, il DDS-1 toglie spazio e cibo alla flora patogena e micotica. Più direttamente, esso produce sostanze antibiotiche naturali estremamente potenti, l’acidolina e l’acidophilina, capaci di inibire un ampio spettro di batteri patogeni, inclusi streptococchi, Escherichia coli, Salmonella, stafilococchi, Pseudomonas, Proteus e Shigella (2)

- l’azione fortemente antagonista del DDS-1 nei confronti dei batteri patogeni è stata ripetutamente dimostrata (3). Un recente importante articolo ha evidenziato la superiorità del DDS-1, rispetto ad altri probiotici e sostanze antibatteriche, nell’antagonizzare l’E. Coli4. Il DDS-1 è per questo da considerare il rimedio ottimale per i problemi legati alla disbiosi intestinale.

- l’inibizione della flora patogena ha indiretti effetti di prevenzione tumorale, dato che vari batteri patogeni partecipano direttamente alla produzione
intestinale di sostanze cancerogene, come le nitrosammine. Ma il DDS-1 ha dimostrato anche, in diversi studi, un’azione antitumorale diretta (5)

- L’azione ipocolesterolemizzante dell’Acidophilus è nota. Il DDS-1 si è dimostrato estremente attivo anche in questo ambito. Anche con quantità
relativamente basse di DDS-1 si è ottenuta una significativa riduzione dei livelli di colesterolo nel sangue (6).

- L’Acidophilus DDS-1TM ha dimostrato di aumentare sensibilmente la produzione dell’enzima lattasi nell’organismo (7). L. Acidophilus DDS-1 10 miliardi CFU /gr. (12.1 X 10 /gram). Su base di maltodestrina (non contiene glutine).

L'inulina è un polimero glucidico con peso molecolare minore dell'amido, solubile in acqua . Dal punto di vista alimentare rappresenta una fibra solubile. Alcuni studi in laboratorio hanno dimostrato che l’inulina aumenta il numero dei Bifidobatteri e dei Lattobacilli nel grosso intestino. Questi sono i batteri più utili per l’uomo, perché favoriscono l’assorbimento delle sostanze nutritive presenti nei cibi e nelle piante medicinali, il funzionamento regolare dell’intestino. L’effetto positivo dell’inulina sull’assorbimento intestinale del calcio e del magnesio è maggiore quando il loro introito è basso e/o quando le richieste dell’organismo sono elevate. In sintesi i dati esposti in letteratura indicano che l’inulina arriva al grosso intestino con la sua struttura immodificata. Peraltro non si ritrova nelle feci, il che indica che viene degradata dalla flora batterica intestinale. Essa stimola notevolmente la proliferazione dei Bifidobatteri, che sono molto positivi, e inibisce quella degli anaerobi e di altri batteri pericolosi come Escherichia coli, Salmonella species, Listeria e Shigella. Tende anche ad abbassare il colesterolo e la glicemia. Riduce il rischio del cancro del colon-retto e l’assorbimento dell’azoto, riducendo così il carico di scorie azotate a livello renale. Recenti ricerche indicano che l’inulina incrementa i livelli di acido butirrico nel grosso intestino, ed è noto che questa sostanza ha azione protettiva contro le malattie infiammatorie e tumorali del colon.

Bibliografia
01. Gibson G.R. et al. Selective stimulation of bifidobacteria in the human colon by oligofructose and inulin. Gastroenterology 108, 975-982, 1995.
02. Kleessen B. et al. Effects of inulin and lactose on fecal microflora, microbial activity, and bowel habit in elderly constipated persons. Am. J. Clin. Nutr. 65, 1397-1402, 1997.
03. Ellegard L. et al. Inulin and oligofructose do not influence the absorption of cholesterol, or the excretion of cholesterol, Ca, Mg, Zn, Fe, or bile acids but increases energy excretion in ileostomy subjects. Eur. J.Clin. Nutr. 51, 1-5, 1997.
04. Brighenti F. et al. Effect of consumption of a ready-to-eat breakfast cereal containing inulin on the intestinal milieu and blood lipids in healthy male volunteers. Eur. J. Clin. Nutr. 53, 726-733, 1999.
05. Grizard D. et al. Non-digestible oligosaccharides used as prebiotic agents: mode of production and beneficial effects on animal and human health. Reprod. Nutr. Dev. 39, 563-588, 1999.
06. Kruse H.P. et al. Effects of inulin on faecal bifidobacteria in human subjects. Br. J. Nutr. 82, 375-382, 1999.
07. Flamm G. et al. Inulin and oligofructose as dietary fiber: a review of the evidence. Crit. Rev. Food Sci. Nutr. 41, 353-362, 2001.
08. Pereira D.L. et al. Effects of consumption of probiotics and prebiotics on serum lipid levels in humans. Crit Rev Biochem Mol Biol 37(4):259-81, 2002.
09. Pereira D.L. et al. Effects of consumption of probiotics and prebiotics on serum lipid levels in humans. Crit Rev Biochem Mol Biol 37(4):259-81, 2002.
10. Johannsen F.R. Toxicological profile of carboxymethyl inulin. Food Chem Toxicol 41(1):49-59, 2003.
11. Schultz M. et al. Effects of feeding a probiotic preparation (SIM) containing inulin on the severity of colitis and on the composition of the intestinal microflora in HLA-B27 transgenic rats. Clin Diagn Lab Immunol.
11(3):581-7, 2004.
12. Zafar T.A. et al. Inulin effects on bioavailability of soy isoflavones and their calcium absorption enhancing ability. J Agric Food Chem. 52(10):2827-31, 2004.
13. Coudray C. et al. Stimulatory effect of inulin on intestinal absorption of calcium and magnesium in rats is modulated by dietary calcium intakesShort- and long-term balance studies. Eur J Nutr. 2004 Sep 6
14. Langlands S.J. et al. Prebiotic carbohydrates modify the mucosa associated microflora of the human large bowel. Gut. 53(11):1610-6, 2004.
15. Bartosch S. et al. Microbiological effects of consuming a synbiotic containing Bifidobacterium bifidum, Bifidobacterium lactis, and oligofructose in elderly persons, determined by real-time polymerase chain reaction and counting of viable bacteria. Clin Infect Dis. 40(1):28-37, 2005.
16. Weaver C.M. Inulin, oligofructose and bone health: experimental approaches and mechanisms. Br J Nutr. 93 Suppl 1:S99-103, 2005.
17. Raschka L. et al. Mechanisms underlying the effects of inulin-type fructans on calcium absorption in the large intestine of rats. Bone. 2005 Aug 26; [Epub ahead of print].
18. Abrams S.A. et al. A combination of prebiotic short- and long-chain inulin-type fructans enhances calcium absorption and bone mineralization in young adolescents. Am J Clin Nutr. 82(2):471-6, 2005.
19. In un importante esperimento, si è osservato che un Acidophilus estratto dall’intestino infantile umano non riesce ad impiantarsi nell’intestino delle galline, mentre il ceppo estratto dalla gallina, somministrato oralmente, raggiunge il suo intestino e vi si impianta senza difficoltà. Vedi Morishita, Y.T., et al., Specific establishment of Lactobacilli in the digestive tract of germfree chickens, in Japan Journal of Microbiology, 15:531, 1971. Questo stabilisce per analogia il principio secondo cui la supplementazione probiotica orale nell’uomo, per essere efficace, deve essere fatta con ceppi autoctoni dell’intestino umano. Vedi Shahani, K., Ayebo, A.D., Role of dietary lactobacilli in gastrointestinal microecology, in The American Journal of Clinical Nutrition, 33: November, 1980, 2248 - 2457.
20. Shahani, K. et al., Natural Antibiotic Activity of Lactobacillus Acidophilus and Bulgaricus. II, in Cultured Dairy Products Journal, Vol. 12 (2): 8 - 11, 1977.
21. Reddy, G.V., Natural Antibiotic Activity of Lactobacillus Acidophilus and Bulgaricus. III, in Cultured Dariy Products Journal, May 1983.
22. In Journal of Ameriican Nutraceutical Association (JANA),
23. La somministrazione di latte e colostro fermentato con Acidophilus DDS -1TM ha prodotto una riduzione della proliferazione tumorale in vivo dal 16% al 41%. Vedi Bailey, P., Shahani, K., Inhibitory effect of acidophilus cultured colostrum and milk upon the proliferation of ascites tumor, in Proc. 71st Ann. Meeting Amer. Dairy Ass., p.41, 1976.
Simili risultati sono stati ottenuti, sempre con colture di DDS - 1TM, in Reedy, G.V., et al., Inhibitory effect of yogurt on Ehrlich ascites tumor cell proliferation, in Journal of the National Cancer Institute 50:815, 1973; Sinha, D.K., Development of unfermented acidophilus milk and its properties, Ph.D; Thesis, 1978, Univ. of Nebraska, Lincoln.
24. Sinha,D.K., op. cit., 1978, Univ. Of Nebraska, Lincoln.
25. Kilara,A., Shahani, M.K., Lactase activity of cultured and acidified dairy products , in J. Dairy. Sci., 59:2031,1976.

Fonte]

Tutti i grassetti sono miei
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http://dietistaroma.com/2011/01/14/

http://www.policyholdersofamerica.org/shop/wdigest.asp

http://www.cfsitalia.it/public/CFSForum/index.php/topic/2514-fermenti-e-barriera-acida-dello-stomaco/

http://www.cedrugstorenews.com/userapp//lessons/page_view_ui.cfm?lessonuid=&pageid=9F7EDAD7899848BB42281794300AE79D

dal bugiardino del Nutriflor: alcuni concetti si ripetono:

[...] Una volta installatosi, il DDS-1 toglie spazio e cibo alla flora patogena e micotica. L’azione fortemente antagonista del DDS-1 nei confronti dei batteri patogeni è stata ripetutamente dimostrata.(6) Il DDS-1 produce antibiotici naturali estremamente potenti, l’Acidolina e l’Acidophilina, capaci di inibire un ampio spettro di batteri patogeni, inclusi Streptococchi, Escherichia coli, Salmonella, Stafilococchi, Pseudomonas, Proteus e Shigella (7). Grazie a queste sue proprietà si è visto a esempio che il DDS-1 riesce a piazzare ben 14 unità per ogni singola unità di Escherichia coli presente nell’intestino (8).

• L’inibizione della flora patogena ha effetti indiretti di prevenzione tumorale, dato che vari batteri patogeni partecipano direttamente alla produzione intestinale di sostanze cancerogene, come le nitrosammine. Il DDS-1 ha dimostrato una specifica azione contro i tumori indottidalle nitrosammine (9). Oltre a ciò, il DDS-1 ha dimostrato anche, in diversi studi, un’azione antitumorale generale e diretta (10).

• L’azione ipocolesterolemizzante dell’Acidophilus è nota. Il DDS-1 si è dimostrato estremamente attivo anche in questo ambito. Quantità relativamente basse di DDS-1 hanno prodotto una significativa riduzione dei livelli di colesterolo nel sangue (11). Infine, l’Acidophilus DDS-1 ha dimostrato di aumentare sensibilmente la produzione dell’enzima Lattasi (12) e Beta-galattosidasi, necessari alla digestione e assimilazione
dei latticini, e delle fondamentali vitamine del gruppo B (13).

• Infine, last but not least, il DDS-1 è anche in grado di sopravvivere alla maggior parte dei farmaci antibiotici [...]

grassetto ed elaborazione sempre miei
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Aida il Sab 26 Feb 2011 - 23:01


https://www.vulvodiniapuntoinfo.com/t503-ureaplasmi-e-mycoplasmi-vaginali

https://www.vulvodiniapuntoinfo.com/t505-batteri-simbionti-commensali-e-patogeni-via-tutti-i-dubbi

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Aida il Sab 19 Nov 2011 - 20:26
Nel XIX secolo, l’istologo francese Claude Bernard sviluppò il concetto di “terreno interno” o ambiente interno. Il termine era riferito all’ambiente strutturale fisiologico, della cellula. La qualità di vita della cellula è strettamente correlata alla purezza del suo ambiente diretto, essendo questa l’area da cui assume nutrimento ed energia e in cui deposita i suoi prodotti di scarto. Persino Louis Pasteur, scopritore dei microrganismi nella medicina moderna, fece riferimento a Claude Bernard, affermando che un’infezione batterica è per lo più correlata a una modificazione del terreno interno del paziente piuttosto che alla presenza di un batterio o altro microrganismo. I batteri non sono la causa dell’infezione batterica, ma è il terreno interno del paziente, che è diventato un terreno di coltura, a favorire la proliferazione del microrganismo. Ecco perché gli antibiotici, da questo punto di vista, non rappresentano un trattamento causale uguale per tutti i pazienti (terreno individuale). In un terreno molto buono, un antibiotico può costituire un semplice trattamento sintomatico per il fatto che non esiste la necessità di somministrarlo. Gli antibiotici inibiscono direttamente la proliferazione dei batteri. Il trattamento causale sarebbe quello di bonificare il terreno in modo tale che diventi un pessimo ambiente riproduttivo per i batteri, la cui proliferazione sarà inibita da tale privazione. Questo avvantaggia il sistema difensivo che, nello stesso lasso di tempo, dovrà eliminare un minor numero di aggressori ma, soprattutto, la presenza di un terreno pulito e depurato ridurrà le eventuali recidive.

Il terreno interno di Claude Bernard è un dato istologico. Nella moderna istologia è oggi denominato Matrice Vivente, ed è composto da diversi livelli o componenti (extra-, intra-cellulare e intranucleare). La matrice extracellulare (ECM) è un’area di trasmissione tra tutti i sistemi di regolazione e la cellula. Nervi, capillari, vasi linfatici terminano o iniziano tutti nella ECM. Nessuno di essi termina od origina nella cellula. Le interazioni tra i diversi sistemi (sistema nervoso, circolazione sanguigna, sistema difensivo, struttura di base, ...) avvengono attraverso scambi di mediatori altamente differenziati che governano la ECM. In questo modo la cellula è direttamente correlata alla matrice extracellulare e la qualità della funzione e delle strutture dipendono dalla purezza della ECM e dalle sue qualità di trasmissione.
[Fonte: iah-online.com]
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Antibiotici per gli animali news: 25mila morti umane ogni anno!

Aida il Ven 25 Nov 2011 - 12:49
https://www.vulvodiniapuntoinfo.com/t883-ue-batteri-resistenti-ai-farmaci-25000-morti-ogni-anno
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Aida il Sab 21 Gen 2012 - 13:14
I batteri probiotici, quelli buoni per noi, ci proteggono con vari meccanismi. Potenziano l' "effetto barriera" a protezione della mucosa intestinale, attuano la cosiddetta "esclusione competitiva" nei confronti dei germi patogeni, e incrementano la resistenza alla colonizzazione di questi ultimi.
I vari microorganismi "buoni" agiscono in armonia fra loro; in particolar modo i lattobacilli producono col loro metabolismo l'acido lattico scindendo i glucidi introdotti con l'alimentazione, e producono batteriocine. Delle batteriocine ne ho già parlato per quanto riguarda le nostre difese naturali vaginali: sono sostanze che hanno spiccata attività antibatterica e antimicotica (=antifungo), quindi contrastano la proliferazione dei germi potenzialmente patogeni.
I fermenti lattici vanno ad aderire alla mucosa intestinale e vaginale ancorandosi ai recettori qui presenti mediante adesine; in questo modo i potenziali patogeni non possono attecchire perché trovano i recettori delle membrane mucose già occupati, quindi non riescono ad "attaccarsi" alle pareti delle membrane intestinale e vaginale quindi vengono semplicemente eliminati.
(Aida Blanchett)
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Gio 31 Dic 2015, 23:15
Ciao a tutte, per una fastidiosa tonsillite con placche in gola, il medico di base mi ha prescritto l' antibiotico Supracef che ho assunto per 5 giorni e l'ho terminato questo martedì (due giorni fa), assieme ho assunto  anche i fermenti lattici che sto ancora assumendo. 
Da ieri mattina, appena alzata mi è cominciato un dolore tipo botta dall'attaccatura del gluteo destro alla gamba e mi prende pure la coscia destra, è davvero forte e camminando è pure peggio, ma nemmeno sdraiata va meglio.
Oggi mi sono pure terminare le mestruazioni.

Secondo voi c'è correlazione tra dolori e antibiotico? Ho pensato potesse essere stato il freddo di questi giorni è non la vulvodinia, non so però.
Era un po' di tempo che non avevo dolore (ma solo prurito ogni tanto).

Lasciamo perdere il fatto che sto Ultimo dell'anno lo sto passando a letto dal dolore!

Grazie in anticipo e Buon anno a tutte sperando possa essere davvero un buon anno.
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