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Elena Tione Presidente VULVODINIA.INFO ONLUS

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Lun 13 Dic 2010, 11:39
Consiglio il libro di Rossella Panigatti, "I sintomi parlano" Tea pratica. Mi è stato regalato dalla fortissima Aku.
Chi tra voi s'intende un poco di questa materia?
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Corpo Specchio
Il Sistema di guarigione Corpo Specchio
Come funzion
a

(Una guida)

Il vostro corpo è lo specchio della vostra vita

Tutto inizia nella vostra coscienza. Tutto ciò che accade nella vostra vita e nel vostro corpo comincia con qualcosa che è successo nella vostra coscienza.

La vostra coscienza è quello che siete, la vostra esperienza di Essere.

Decidete quali idee accettare e quali rifiutare. Decidete cosa pensare e cosa sentire. Quando queste idee vi provocano dello stress, voi ne fate l’esperienza come se fosse nel vostro corpo fisico. Sappiamo che la tensione crea i sintomi. La domanda interessate è: “Che tipo di stress crea quel sintomo?” Quando siamo in grado di quantificare questo processo, possiamo vedere il corpo come la mappa della coscienza della persona, mettendo in relazione certi sintomi a specifici stati di stress ed a certi modi di essere, così come il comportamento di “Tipo A” è stato associato con i disturbi di cuore.

Tutto inizia nella coscienza
Per comprendere questa mappa dovete per prima cosa orientarvi verso l’idea che le cause dei sintomi siano dentro. Anche se è vero che i germi provocano le malattie e gli incidenti le ferite, è altrettanto vero che ciò accade in accordo a quello che succede nella coscienza della persona considerata.

I germi sono ovunque. Perchè alcune persone ne sono affette ed altre no? Perchè qualcosa di diverso stava accadendo nella loro coscienza.

Perchè alcuni pazienti in ospedale reagiscono meglio alle cure di altri? Hanno atteggiamenti differenti. Qualcosa di diverso sta accadendo nelle loro coscienze. Quando qualcuno si “ferisce” in un incidente, perchè succede proprio in una parte specifica del suo corpo, che è quella in cui normalmente ha problemi? E’ un “incidente” o c’è uno schema ed un ordine secondo il quale le cose accadono nel nostro corpo?

Voi siete esseri di energia
La vostra coscienza, l’esperienza dell’Essere, ciò che realmente siete, è energia. Per ora, chiamiamola “energia vitale”. Questa energia non risiede solo nel vostro cervello, ma in tutto il vostro corpo. La vostra coscienza è connessa con ogni cellula del vostro corpo. Attraverso la coscienza, voi potete communicare con ogni organo ed ogni tessuto, ed innumerevoli terapie si basano appunto su questa comunicazione con gli organi, affetti da un sintomo o una patologia.

Questa energia, che è la vostra coscienza e che ne riflette lo stato, può essere misurata attraverso un processo noto come fotografia Kirlian. Quando fate una fotografia Kirlian della vostra una mano, questa mostra un certo schema energetico. Se fate una seconda foto Kirlian, immaginando di mandare amore ed energia a qualcuno che conoscete, il risultato sarà uno schema energetico diverso. Quindi, possiamo vedere che un cambiamento nella vostra coscienza crea una modificazione nel campo energetico fotografato, che chiamiamo aura.

Questo campo energetico, fotografato attraverso il processo Kirlian, è stato quantificato; quando per esempio ci sono dei “buchi” in punti particolari del campo energetico, significa che c’è una corrispondente debolezza in certe parti del corpo fisico. La cosa interessante è che la debolezza, mostrata nel campo energetico, appare prima che ci sia alcuna prova di essa livello fisico.

Quindi, attraverso quanto descritto, abbiamo un’interessante direzione della manifestazione.

Un cambiamento di coscienza crea una modificazione nel campo energetico.

Una modificazione nel campo energetico accade prima del cambiamento nel corpo fisico.

La direzione della manifestazione è dalla coscienza, attraverso il campo energetico, al corpo fisico.

Coscienza-----1------> Campo energetico-----2------>Corpo fisico

Quando guardiamo le cose da questa prospettiva, vediamo che non è il corpo fisico a creare il campo energetico, l’aura, bensì l’aura, o campo energetico, che crea il corpo fisico. Ciò che vediamo nel corpo fisico è il risultato finale di un processo che iniza nella coscienza

Ognuno crea la propria realtà
Quando qualcuno prende una decisione che gli lascia della tensione, creando un blocco nel campo energetico ad un livello intensità sufficiente, questo crea un sintomo a livello fisico. Il sintomo parla un certo linguaggio, che riflette l’idea che ognuno di noi crea la propria realtà. Se descriviamo il sintomo da questo punto di vista, il suo significato metaforico diventa evidente. Perciò, invece di dire: “Non posso vedere”, la persona dovrebbe dire: “Mi sto trattenendo dal vedere qualcosa”. Se non può camminare, dovrebbe dite: “Mi sto trattenendo dall’andar via da qualcosa”. E così via. Si capisce che non ci sono incidenti nè coincidenze. Le cose accadono secondo uno schema ed un ordine.

Il sistema di direzione umano
Potremmo dire di avere un sistema di guida interiore, una connessione con il nostro Sé Superiore, o il nostro Essere Interiore, o qualsivoglia nome scegliete di dare a questa Intelligenza Superiore. Il sistema di guida interiore funziona attraverso la cosiddetta intuizione, o istinto. Essa ha un linguaggio molto semplice: o ti senti bene, o non ti senti bene. Il resto è politica.

Ci hanno detto che dovremmo andare verso ciò che ci fa sentire bene e non fare quello che non ci fa stare bene. Ci hanno detto di seguire la vocina interiore. Se non lo facciamo, sentiamo tensione. E non ci sentiamo bene.

Allora la vocina deve gridare più forte. Il livello successivo di comunicazione sono le emozioni. E se continuiamo nella direzione che non ci fa stare bene, sperimentiamo un sempre maggior numero di emozioni spiacevoli , finché ad un certo punto diciamo: “Avrei dovuto ascoltare quando pensavo di cambiar strada.” Questo significa che la sentiamo, la vocina. Altrimenti non avremmo potuto dire: “Avrei dovuto ascoltare”. Se prendiamo la decisione che sappiamo essere giusta per noi, e quindi cambiamo direzione, c’è un rilascio della tensione, ci sentiamo meglio e sappiamo di essere di nuovo sulla strada giusta.

Se continuiamo a muoverci nella direzione che non ci fa sentire bene, la comunicazione arriva a livello fisico. Creiamo un sintomo, il cui linguaggio riflette l’idea che ciascuno di noi crea la propria realtà. Quando descriviamo il sintomo da questo punto di vista, possiamo capire il messaggio.

Se cambiamo il nostro modo di essere, abbiamo ricevuto il messaggio ed il sintomo non ha più alcuna ragione di esistere. Può essere lasciato andare, secondo quello che ci permettiamo di credere sia possibile.

Se creiamo un sintomo con una decisione, con una decisione lo possiamo lasciarlo andare.

Come ipotesi, immaginiamo che una persona prenda la decisione che non è una buona idea esprimere ciò che vuole. Da quel momento, ogni volta che c’è qualcosa che vuole, si trattiene dall’esprimerla e, di conseguenza, dall’averla. Questo non la fa sentire bene. E questo malessere cresce man mano che si trattiene dall’esprimere ciò che vuole e dal non averlo.

Poi qualcosa accade e crea un sintomo a livello fisico che tocca il suo braccio destro. Può essere causato dalla caduta da una scala, o da un incidente stradale, o anche da un nervo cervicale accavallato. Qualcosa deve succedere fisicamente affinchè si crei il sintomo e la persona riceva il messaggio di quello che si sta facendo a livello fisico. Noi ci facciamo letteralmente quello che ci stavamo facendo in senso figurato.

Il risultato è che la persona non può muovere il braccio. Evita di raggiungere qualcosa e, dato che è il braccio destro, la parte del corpo della “volontà”, significa che si sta trattenendo dal raggiungere, o andare verso ciò che vuole. Si sta dando delle buone ragioni per credere di non poter avere ciò che vuole. Quando la persona inizia a fare qualcosa di diverso nella sua cocienza, noterà che qualcosa di differente accade anche nel braccio e il sintomo potrà scomparire.

I Chakra e la mappa
Per capire la mappa dellla coscienza che rappresenta il corpo dobbiamo rivolgerci alle antiche tradizioni Hindu che hanno studiato la coscienza per migliaia di anni e che usano il linguaggio dei chakra.

Chrakra è una parola sanscrita che significa ruota o vortice, perchè è così che appaiono i chakra quando li guardiamo. Ogni chakra è una palla solida di energia che compenetra il corpo fisico, così come accade per un campo magnetico.

I chrakra non sono fisici. Sono aspetti della coscienza, così come lo sono le auree. Essi sono più densi della auree, ma non tanto densi quanto il corpo fisico. Interagiscono con quest’ultimo attraverso due veicoli maggiori: il sistema endocrino e il sistema nervoso. Ogni chrakra è associato con una delle sette ghiangole endocrine e con un gruppo di nervi, detto plesso. Quindi, ogni chrakra può essere associato con specifiche parti del corpo e particolari funzioni fisiologiche, controllate dal plesso o dalla ghiandola endocrina associati a quel chrakra.

La vostra coscienza rappresenta tutto ciò che potete sperimentare, l’esperienza di essere.

Tutto quello che sentite, che percepite, tutti i possibili stati di consapevolezza, ogni cosa che potete sperimentare può essere divisa in sette categorie; ciascuna di queste categorie è associata ad un chakra particolare. Pertanto, i chakra non rappresentano solo una parte del corpo fisico, ma anche una specifica area della coscienza. Se avete una tensione nella coscienza, l’avvertite nel chakra associato a quella specifica parte che sta esperimentando lo stress e, quindi, nelle parti del corpo fisico relazionate a quel chakra. La localizzazione della tensione dipende dalla causa dello stress. Quando qualcuno soffre in una relazione, lo sente nel cuore. Quando qualcuno è nervoso, gli tremano le gambe ed ha la vescica debole.

Quando c’è tensione in una particolare parte della vostra coscienza, e quindi nel chakra associato ad essa, la tensione è recepita dai nervi del plesso associato a tale chakra e poi trasmessa alle parti del corpo che esso controlla. Quando la tensione continua per un certo tempo, o ha una particolare intensità, la persona crea il sintomo a livello fisico.

Ancora, il sintomo serve a comunicare, attraverso il corpo, cosa la persona si stava facendo nella coscienza. Quando la persona cambia qualcosa nel suo modo di essere, può rilasciare lo stress che ha creato il sintomo e ritornare al suo stato naturale di equilibrio e di salute.

Leggere la mappa
Quando leggiamo il corpo come la mappa della coscienza che lo occupa, partiamo con l’idea che le tensioni nel corpo rappresentano tensioni nella coscienza della persona, determinate da quello che è accaduto nella sua vita nel periodo che ha sviluppato il sintomo. La persona proveve tensione per qualcosa che stava accadendo nella sua vita in quel periodo.

Andremo ad esaminare la mappa della coscienza, fornita dai chakra, per comprendere il linguaggio dei sintomi associati a ciascun chakra. Per capire la mappa, tuttavia, dobbiamo considerarci anche come polarità yin e yang, le caratteristiche femminili e maschili.

Per la maggior parte delle persone la destra è la parte yang, la parte della volontà, l’aspetto attivo, mentre la sinistra è la parte yin, femminile, il lato dei sentimenti, o ricettivo. Per le persone nate mancine questa polarità è invertita. Quindi, per una persona destrorsa, la gamba destra può essere descritta come la gamba della volontà, o la gamba maschile, o il fondamento della sua volontà, mentre per un mancino sarà la gamba sinistra ad essere la gamba maschile o della volontà, e così via. Di fatto, possiamo parlare del braccio della volontà, dell’occhio della volontà, della narice della volontà, etc., e a quale parte del corpo corrisponde dipende dal fatto che la persona sia nata destrorsa o mancina.

Ogni chakra è energia che vibra ad una certa frequenza, in una sequenza logica ed ordinata di sette vibrazioni. Se ci muoviamo verso l’alto, gli elementi diventano sempre più sottili, passando dai cinque elementi fisici - terra, acqua, fuoco, aria ed etere - fino agli elementi spirituali del suono interiore e della luce interiore. Gli elementi più pesanti sono in fondo, i più leggeri in cima. E’ una sequenza logica ed ordinata.

Anche i colori dello spettro rappresentano una serie di sette vibrazioni in una sequenza ordinata, così come le note musicali.
Quindi possiamo mettere le vibrazioni più pesanti, o le onde più lunghe, in fondo e le più leggere in cima, ed un certo colore, così come una nota musicale, possono essere usati per rappresentare il chakra nel suo stato di equilibrio. La musica suonata in certe chiavi fa vibrare un chakra specifico e noi, ascoltandola, ci sentiamo in uno stato particolare. La nostra relazione con certi colori ci dice qualcosa circa le parti della nostra coscienza rappresentate da quel colore.

Chakra della radice
è associato alle parti della coscienza relative alla sicurezza, sopravvivenza, fiducia. Per molti ha a che fare con la parte della loro coscienza concernente la relazione con il denaro, la casa, il lavoro. Quando questo chakra è in equilibrio la persona si sente sicura, è capace di essere presente nel qui e ora, e di essere radicata. Quando c’è tensione in questo chakra sperimenta insicurezza o paura. Se aumenta la tensione, viene vissuta come un attentato alla sopravvivenza.

Parti del corpo controllate dal plesso sacrale e da questo chakra comprendono: il sistema scheletrico, le gambe e il sistema eliminatorio. Sintomi in queste parti del corpo rappresentano, quindi, tensioni a livello del chakra della radice e, di conseguenza, sappiamo che la persona vede il mondo attraverso un filtro percettivo di insicurezza o di paura. Anche le ghiandole surrenali sono associate a questo chakra.

Se il sintomo tocca una sola gamba, dobbiamo vedere se è quella maschile o quella femminile e, quindi, può avere a che fare con la fiducia in un uomo o in una donna. Lo si può anche interpretare come aver fiducia nella propria volontà, o aver fiducia nelle basi dell’essere emotivo, sempre in relazione a ciò che sta accadendo nella vita della persona quando sviluppa il sintomo.

Il senso dell’odorato e, quindi, l’organo di tale senso - il naso - sono associati al chakra della radice. Sintomi che interessano il naso o il senso dell’olfatto riflettono tensioni a livello del chakra della radice.

Ogni chakra è collegato ad un elemento. Il chakra della radice è associato con l’elemento terra e riflette la connessione della persona con la terra, o come si sente a stare sulla terra, che chiamiamo Madre Terra. Questo chakra è anche collegato alla relazione con la madre. Quando qualcuno fa l’esperienza un senso di separazione dalla madre, o non si sente amato da lei, taglia le radici e manifesta sintomi di tensione a livello del chakra della radice, fintanto che riesce di nuovo di aprirsi ed accettare l’amore materno.

Quando i bambini nascono in una famiglia dalla struttura tradizionale, la mamma provvede al nutrimento e il padre dà la direzione. Pertanto, la relazione del bambino con la propria madre fa sì che egli prenda determinate decisioni su come va il mondo. La relazione con la madre diventa quindi, per la persona, il modello per tutto ciò che rappresenta sicurezza - denaro, casa e lavoro.

Il chakra della radice è associato al colore rosso



Il chakra dell’addome è associato con le parti della coscienza relative al cibo e al sesso - la comunicazione del corpo con la persona che c’è dentro il corpo su quello che il corpo vuole, o che gli necessita, o che trova piacevole. E’ anche correlato a ciò che accade nella coscienza in merito all’avere bambini. Quando questo chakra è in equilibrio, la persona è in contatto con questa comunicazione, la ascolta e risponde in modo appropriato a ciò che il suo corpo vuole ed di cui ha bisogno.

Le parti del corpo controllate dal plesso lombare includono il sistema riproduttivo, l’addome e la regione lombare della schiena.

Il senso del gusto è associato a questo chakra, così come l’elemento acqua. Quando una persona non ha una bella relazione con l’acqua (come nuotare o essere su una barca), questo riflette la sua attitudine verso le parti della coscienza rappresentate da questo chakra.

Tensioni dalla parte della volontà o dalla parte emozionale del chakra indicano tensioni nella coscienza tra la volontà o le emozioni della persona e ciò che il suo corpo le chiede.

Questo chakra è associato al senso del gusto e all’appetito. E’ anche connesso alla volontà della persona di sentire le proprie emozioni.

Il secondo chakra è associato al colore arancione.



Chakra del plesso solare è associato alle parti della coscienza che hanno a che fare con le percezioni del potere, controllo o libertà. Nel suo stato di equilibrio rappresenta l’agio di di essere se stessi - lo star bene con quello che si è.

Le parti del corpo associate a questo chakra includono gli organi vicini al plesso solare - stomaco, vescica biliare, milza, fegato etc. - così come la pelle intesa come sistema, il sistema muscolare in quanto sistema e il viso in generale.

Il senso correlato a questo chakra è la vista. Tutti quelli che hanno problemi di vista sperimentano tensione a livello del chakra del plesso solare nelle aree del potere, controllo o libertà. I miopi sperimentano anche tensione a livello del chakra della radice e vedono il mondo attraverso un filtro percettivo di paura o insicurezza. I presbiti hanno anche tensione nel chakra della gola, e vedono il mondo attraverso un filtro percettivo di rabbia o di colpa. Gli astigmatici attraverso il filtro della confusione.

La ghiandola endocrina associata al chakra del plesso solare è il pancreas. Potremmo dire che i diabetici tengono lontano la dolcezza. Quando qualcuno li avvicina con dolcezza si sentono minacciati nel loro potere di essere se stessi: insorge un’emozione, per creare di nuovo una distanza di sicurezza. Questa emozione è la rabbia. Il diabete è associato con la rabbia repressa.

L’elemento associato a questo chakra è il fuoco e la relazione che qualcuno ha con il sole ci dice qualcosa sulla sua relazione con le aree della coscienza rappresentate dal chakra del plesso solare.

Il colore del chakra del plesso solare è giallo.



Chakra del cuore è associato alle parti della coscienza relative alle relazioni ed alle percezioni dell’amore. Le relazioni di cui si parla qui sono quelle con le persone vicine al vostro cuore come un compagno, parenti, genitori, figli. Le parti del corpo associate a questo chakra includono il cuore ed i polmoni, il sistema circolatorio in quanto sistema. Questo chakra è anche associato alla ghiandola del timo, che controlla il sistema immunitario. Quando questa ghiandola è ammalata, come nell’AIDS, lo stile di vita della persona la separa da coloro che ama.

Il senso fisico correlato a questo chakra è il tatto, nel suo aspetto di relazione con la persona che è entro il corpo. Un massaggio fatto da una persona che non ha alcuna sensibilità di ciò che l’altro sta sentendo può essere un esempio della sensazione che associamo al chakra dell’addome, ma quando il massaggiatore sembra percepire ciò che la persona dentro il corpo sta provando, questo include l’aspetto del relazionarsi, che associamo al chakra del cuore. Se uno ha un’estrema sensibilità ad essere toccato, possiamo chiederci cosa stia accadendo a livello del chakra del cuore.

Questo chakra è associato all’elemento aria. Se qualcuno ha difficoltà con l’aria o con il respiro (asma, enfisema, tubercolosi etc.) diremo che la sua relazione con l’aria riflette la relazione con l’amore - è difficile farlo entrare, o farlo uscire, per esempio.

Il colore associato con il chakra del cuore è verde smeraldo.



Chakra della gola è associato con le parti della coscienza relativi all’esprimere e al ricevere. L’esprimere può essere il comunicare ciò che uno vuole e sente, o può essere un’espressione artistica: un pittore che dipinge, un ballireno che danza, un musicista che suona, come forma di espressione per esternare ciò che ha dentro. L’esprimere è correlato al ricevere, come nel detto: “Chiedi e ti verrà dato”.

Il chakra della gola è relazionato all’abbondanza e allo stato di coscienza chiamato “grazia”, in cui sembra che ciò che volete per voi anche Dio lo vuole. Per accettare l’abbondanza dell’Universo che vi viene offerta bisogna avere il senso del ricevere incondizionatamente.

Questo chakra è collegato con l’ascolto dell’intuizione ed al fluire in quel modo particolare in cui sembra che l’Universo vi sorregga in tutto ciò che fate. E’ il primo stadio della coscienza in cui si percepisce un altro livello di intelligenza che opera e se ne esperimenta l’interzione.

Le parti del corpo associate con questo chakra sono la gola, le spalle, le braccia e le mani e la tiroide.

Il senso dell’udito è collegato a questo chakra, così come l’elemento etere, l’elemento fisico più sottile che corrisponde allo spazio profondo. L’etere è il crocevia tra la dimensione fisica e quella spirituale. Quelli che guardano il mondo attraverso questo chakra vedono la manifestazione dei propri obiettivi. Il braccio della volonta rappresenta ciò che volete, il braccio dei sentimenti rappresenta il manifestare ciò che vi rende felici. Si spera che i due siano indirizzati alla stessa cosa.

Blu cielo associato a questo chakra.



Chakra delle sopracciglia è associato con la parte della coscienza realtiva alla visione spirituale ed alla casa delle Spirito, l’Essere che c’è dentro. Questo livello di coscienza è associato con quello che la tradizione occidentale chiama subconsio o inconscio, la parte che dirige le nostre azioni e la nostra vita. Da questo livello siamo consapevoli delle motivazioni che stanno dietro le nostre azioni. Possiamo vedere il nostro teatro esteriore da un punto di vista interiore.

Questo chakra è associato al plesso carotideo ed ai nervi del trigemino, e alla ghiandola pituitaria. Il mal di testa che prende le tempie o il centro della fronte è correlato ad una tensione a questo livello. Questo chakra controlla tutto il sistema endocrino in quanto sistema, oltre che il processo della crescita.

Il chakra delle sopracciglia, anche noto come Terzo Occhio, è associato alle percezioni extrasensoriali (ESP), cioè tutti i sensi interiori che corrispondono a quelli esterni e che, insieme, sono considerati la comunicazione spirito-a-spirito. L’elemento correlato a questo chakra è una vivrazione nota come Suono Interiore, il suono che si ode e che non dipende da eventi nel mondo esterno. Alcuni lo considerano una condizione patologica. In alcune dalle tradizioni orientali la capacità di sentirlo è un necessario pre-requisito per un’ulteriore crescita spirituale.

Il colore associato con questo chakra è l’indaco, il blu di mezzanotte, il colore del lapislazzuli o del cielo in una notte di luna piena.



Chakra della corona è associato con le parti della nostra coscienza che riguardano la percezione dell’unità o della separazione e, così come il chakra della radice ci mostra la nostra connessione con la Madre Terra, questo chakra ci mostra la nostra relazione con il Padre Nostro che è nei cieli. Per prima cosa rappresenta la connessione con il nostro padre biologico. Questa diventa il modello della nostra relazione con l’autorità e, a sua volta questa diventa il modello della nostra relazione con Dio. Quando c’è un senso di separazione dal padre biologico, la persona chiude questo chakra, e l’effetto nella coscienza è un senso di isolamento e di solitudine, come l’essere in una conchiglia, e una difficoltà a sentire il contatto con le persone fuori dalla conchiglia.

La persona si sente come se si stesse nascondendo da Dio, o da se stessa, e non vede ciò che è vero per lei nella parte più profonda della sua coscienza, la parte che chiamiamo anima.

Questo chakra è anche associato al senso di direzione.

Le parti del corpo controllate da questo chakra sono la ghiandola pineale, il cervello e l’intero sistema nervoso in quanto sistema.

Il colore associato al chakra della corona è il viola, il colore dell’ametista.

Usare la mappa
Quando c’è una tensione in una parte specifica del corpo, questa rappresenta una tensione in una particolare area della coscienza per un determinato aspetto della vita della persona. L’essere consapevoli di queste associazioni ci aiuta a vedere l’importanza di risolvere gli aspetti di tensione nella nostra vita.

Anche se si trattasse solo di fare quanto necessario per essere felice, sarebbe una ragione sufficente a spingere la persona a cambiare ciò che non funziona per lei. Ma qui si tratta di salute. Gli aspetti irrisolti nella vita di una persona sono, di fatto, pericolosi per la sua salute.

Quando vediamo la corrispondenza tra la coscienza ed il corpo, vediamo fino a che punto ognuno di noi crea la propria realtà. Infatti, queste parole assumono un nuovo significato. Vediamo come tutto inizia nella nostra coscienza e siamo in grado di guardare anche gli altri aspetti della nostra vita nello stesso modo.

Quando realizziamo il modo in cui il corpo esteriorizza i messaggi ed i desideri profondi dell’Essere che lo abita, ci rendiamo conto che il processo può andare in più di una direzione. Se è la nostra coscienza che dirige il modo in cui noi sviluppiamo i sintomi, può anche dirigere il modo per disfarcene. Se la nostra coscienza può far ammalare il nostro corpo, la nostra coscienza lo può far star bene.

La logica conclusione di questo processo è che tutto può essere guarito.


Fonte: http://www.healer.ch/it/il_sistema_di_guarigione_corpo_s.htm


Ultima modifica di Aida il Gio 04 Ott 2012, 00:25 - modificato 2 volte.
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Lun 13 Dic 2010, 11:51
चक्र
Il termine Cakra (चक्र), solitamente translitterato in Chakra, proviene dal sanscrito e significa "ruota", ma ha molte accezioni tra le quali quella di "plesso" o vortice. È un termine utilizzato nella filosofia e nella fisiologia tradizionali indiane. Nella tradizione occidentale moderna tali chakra vengono talvolta identificati con il nome di Centri di Forza o Sensi Spirituali, che in medicina corrispondono alle ghiandole endocrine.[senza fonte]
Dal punto di vista sistemico il chakra rappresenta una funzione vitale di un sistema vivente strutturato su livelli.

Indice
1 Descrizione generale
2 I sette chakra principali
2.1 Muladhara Chakra o Centro Basale o Centro della Radice
2.2 Svadhisthana Chakra o Centro Sacrale
2.3 Manipura Chakra o del Plesso Solare
2.4 Anahata Chakra o del Centro del Petto
2.5 Vishudda Chakra o Centro della Gola
2.6 Ajna Chakra o Centro Frontale
2.7 Sahasrara Chakra o Centro Coronale
3 Chakra, ghiandole endocrine, luogo anatomico e plesso nervoso
4 Chakra e colori
5 Chakra ed elementi
6 Chakra o Centri di Forza nelle dottrine occidentali
7 Note
8 Bibliografia
9 Voci correlate
10 Altri progetti
11 Collegamenti esterni

Descrizione generale
I chakra sono punti di forza umani, a volte associati a gangli (granthi) o organi fisici, tra i quali si muoverebbe un'energia variamente definita (prana, o in casi particolari kundalini o avadhuti) e la loro conoscenza è trasmessa da molti sistemi di yoga, nelle diverse tradizioni induiste, buddhiste e jainiste con mappature diverse. Molte tradizioni concordano sul fatto che i chakra agiscano come valvole energetiche.
Uno squilibrio a livello di un chakra determinerebbe uno squilibrio d'energia nei determinati organi associati. Molte moderne terapie naturali, soprattutto la Cristalloterapia, Il cammino dei chakras ed il Reiki, si basano sull'analisi dei chakra; la Reflessologia e l'Aromaterapia lavorano sugli stessi meridiani e la meditazione e visualizzazione basate sui colori, sarebbero strumenti importanti per bilanciare i chakra.
Ciascuno dei chakra ha il proprio centro in una delle sette ghiandole a secrezione interna del sistema endocrino corporeo e ha la funzione di stimolare la produzione ormonale della ghiandola.
Secondo il Vedānta, il corpo fisico e il corpo sottile (Sukṣma Śarira: le emozioni, pensieri, percezioni, stati di coscienza) formano un insieme. Questi due corpi sono collegati a livello dei chakra, quindi agendo sul corpo fisico si produrrà un effetto su quello sottile e viceversa.
I chakra vengono assimilati al Loto, questo perché benché esso nasca da acque stagnanti e putrescenti, dà origine ad un fiore bellissimo e candido. Proprio per tale peculiarità è considerato un simbolo di purezza: nato dal fango ma non macchiato da esso. Nella simbologia indiana le acque stagnanti rappresentano l'indistinzione primordiale del caos e il loto che da esse sorge rappresenta l'elevazione spirituale. Ogni "loto", ha un numero particolare di petali, un particolare Yantra (mandala o forma geometrica), un mantra ed è associato ad un elemento (tattva), ad un senso e ad un colore.
Gli esseri umani, la maggior parte degli animali ed alcune piante avrebbero sette chakra principali o primari. Secondo alcune tradizioni, ogni chakra assomiglierebbe ad un piccolo vortice con la parte più stretta dell'imbuto orientata verso il corpo ed ogni chakra (con l'eccezione di due) avrebbe due metà o poli, una rivolta verso la parte anteriore e l'altra verso la parte posteriore del corpo.
Il secondo gruppo per importanza è composto da chakra minori che si troverebbero nei polpastrelli, al centro del palmo delle mani, in alcune aree dei piedi, nella lingua o altrove. Il terzo gruppo è composto da un numero praticamente incalcolabile di chakra di dimensioni piccole e minuscole; infatti, in ogni punto in cui si incontrano almeno due linee energetiche, anche infinitesimali, si troverebbe un chakra.


Piano sagittale-anteroposteriore.

Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info ChakraDiagBig

I sette chakra principali

Muladhara Chakra o Centro Basale o Centro della Radice



Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info Chakra01

Questo centro sottile dai 4 petali si chiama Mooladhara e si situa sotto l’osso triangolare chiamato Sacro. Questo centro è il solo ad essere posto fuori dalla colonna vertebrale e corrisponde, a livello fisico, al plesso pelvico. Questo centro si occupa degli organi genitali e delle attività sessuali. Le sue funzioni fisiologiche sono tutte le forme di escrezione. Il senso della castità è essenziale per la crescita in questo chakra. L’adulterio, la pornografia, l’attenzione lussuriosa danneggiano questo chakra. Se l’individuo perde il suo equilibrio, la sua memoria e la sua saggezza cominciano a mostrare segni di deterioramento, o persino disturbi mentali. La sessualità non dovrebbe essere repressa. È un desiderio normale. La saggezza risiede nel prendere coscienza progressivamente degli stimoli esterni che riceviamo attraverso questo canale, e, mano a mano, nel cercare di sublimare questa energia per cominciare ad elevarla attraverso l'asse centrale dei sette chakra, finché non sarà sufficientemente purificata per essere trasmutata verso la nostra dimensione superiore. È un processo lungo e complesso, ma è anche la base di un insegnamento antichissimo che è il Tantra, il quale considera il sesso come uno strumento di elevazione, il cui obiettivo è l'"ineiaculazione": arrestare la incosciente dispersione energetica che avviene durante l'eiaculazione, a favore di una canalizzazione cosciente di questa energia. È questo il mezzo per arrivare al parossismo, "mille volte più intenso e cosciente di un orgasmo". Il Mooladhara è una fonte di saggezza assoluta e d’innocenza. Malgrado le leggi naturali, anche se danneggiato, indebolito o malato, il potere del Mooladhara resta intatto e può essere ristabilito attraverso il risveglio della Kundalini. Al momento di questo risveglio, il Mooladhara protegge la purezza e la castità della Kundalini, permettendole di passare attraverso i 6 centri. Il Mooladhara chakra una volta risvegliato distrugge le paure, ci dona la potenza del Dharma (il codice del giusto comportamento), la padronanza delle tentazioni e delle eccitazioni, la vittoria sugli spiriti che possiedono gli altri, l’equilibrio, la saggezza, l’armonia, il senso interiore della giusta direzione, l’innocenza, la fiducia e la purezza.
Ha come simbolo geometrico il triangolo con un vertice in basso racchiuso in un quadrato, emblemi il primo dell'organo sessuale femminile e il secondo dell'elemento Terra; in esso dorme Kundalini. Il loto presenta quattro petali. Il suo Mantra-seme è Lam, La divinità preposta a questa ruota è Brahma, la sua energia vitale prende il nome di Savitri o sposa del creatore.
La Terra è la Grande Madre da cui scaturisce ogni essere. Il significato stesso del nome di questo chakra, d’altronde, conferma il senso di «origine» che contraddistingue questo primo livello energetico: Muladhara significa infatti «radice» ovvero principio-energia capace di assicurare sviluppo e nutrimento a ogni cosa. Il chakra della radice corrisponde agli organi genitali (gonadi), simbologia che rappresenta per eccellenza la fertilità e la nascita della vita. È di colore rosso ed ha soltanto una metà o polo. È orientato verticalmente con l'apertura dell'imbuto che indica verso la Terra. È il chakra da cui la coscienza entra nel corpo fisico al momento della nascita. La sua funzione principale è legata al corpo materiale, all'istinto di sopravvivenza. Produce un senso di armonia fisica e mentale in rapporto alla natura; è legato alla vitalità sessuale, la capacità di adattamento al mondo e di sopravvivenza, soddisfa i bisogni primordiali quali il cibo, l'acqua, l'aria, il riparo. Poiché ha solo un polo, tende ad essere un po' più grande degli altri chakra. È il chakra con cui vengono assorbite le energie della Terra e scaricate le tensioni eccedenti mediante l'atto sessuale.

Svadhisthana Chakra o Centro Sacrale
Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info Chakra02

Lo Svadhishthana; questo centro sottile dai 6 petali si chiama lo Swadisthan. Il chakra dello Swadisthan gravita attorno al Nabhi, come un satellite, delimitando così la regione del Void. È il solo chakra ad essere mobile. È situato sotto il ventre al livello del plesso aortico, alla base del canale destro, Pingala Nadi, che governa le nostre azioni fisiche e mentali. È questo chakra che dà all’individuo il suo potere di creatività, di pensiero astratto e il suo senso dell’estetica. Grazie alle sue qualità, gli esseri umani possono sviluppare il proprio stile di vita. La parte sinistra di questo chakra è particolarmente sviluppata. È responsabile della conoscenza pura, la conoscenza del Sé. La principale funzione di questo centro è di metabolizzare le particelle di grasso dell’addome per procurare dell’energia ai neuroni del cervello che si affaticano a causa di eccessi di pianificazioni. Pianificare troppo, troppi pensieri, il consumo di alcool, di droghe, la dominazione, una vita orientata verso l’ego esauriscono lo Swadisthan chakra, dove si trova il fegato, che è la sede della nostra attenzione. Nel corpo fisico, lo Swadisthan chakra controlla le funzioni dei reni, dei surrenali, della parte inferiore del fegato, del pancreas, dell’utero e degli intestini. Con il risveglio della Kundalini che apre questo centro, si diviene realmente creativi, dinamici e spontanei.
Ha come simbolo geometrico la falce di luna racchiusa in un cerchio, emblema dell'elemento Acqua; i petali del loto sono sei. La divinità preposta è Varuna, la sua energia vitale o Shakti è Sarasvati.
Le ghiandole endocrine associate a questo chakra sono le ghiandole surrenali, adibite alla produzione di steroidei e adrenalina. È di colore arancio, è bipolare ed è orientato orizzontalmente. È fondamentalmente associato alla creatività in tutte le sue forme e al raggiungimento dell'espressione di sè tramite la creazione. È collegato al piacere fisico, alla gioia di vivere, al desiderio, all'aggressività naturale. Come il chakra della Radice, Svadhisthana è legato al mondo materiale. Un suo cattivo funzionamento è causa di mancanza di voglia di fare e continuo bisogno di ricorrere ad eccitanti e stimolanti.

Manipura Chakra o del Plesso Solare
Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info Chakra03
Il Nabhi Chakra ( o Manipura Chakra), questo centro sottile dai 10 petali si chiama il Nabhi (ombelico) e si trova nella regione del plesso solare. Il Nabhi è il centro del benessere individuale e collettivo. Grazie alla forza creativa del suo Swadisthan, l’uomo sviluppa i mezzi per controllare le risorse naturali a proprio vantaggio e grazie a ciò diventa prospero e ricco. Il denaro è importante per soddisfare i desideri e bisogni essenziali, purché non diventi una priorità. Non c’è niente di male ad essere ricchi ma il problema è di essere ossessionati dal denaro. L’avarizia e l’accumulo di beni impediscono la circolazione dei soldi; l’avarizia è l’espressione di un cervello egoista e primitivo, che non conosce la verità sui fondamenti della vita. La generosità è la principale corrente di questo centro. Da un punto di vista fisico, questo centro si occupa degli organi innervati dal plesso solare: lo stomaco, gli intestini, il fegato e la vescicola biliare. La nostra attitudine verso il cibo e il modo in cui mangiamo, colpiscono le secrezioni digestive. Esso è bloccato o colpito da una cattiva alimentazione come l’alcool o i cibi troppo grassi. Pensare troppo all’alimentazione colpisce pure il Nabhi chakra. Il ritmo biologico del corpo che è gestito dalla milza, fa anche parte delle funzioni del Nabhi. Il Nabhi chakra è ugualmente colpito dalla mancanza di rispetto per la propria moglie, dalle noie domestiche o da uno stato di stress a casa. L’individuo diventa vulnerabile alle malattie allergiche. Questo centro è responsabile del benessere e dell’evoluzione della razza umana. L’adesione cosciente alle leggi universali di condotta (Dharma) è fondamentale per la sopravvivenza e la crescita dell’uomo. Quando la Kundalini attraversa questo centro risvegliandolo, il ricercatore diventa soddisfatto interiormente e generoso. L'elemento di questo chakra è il fuoco ed è chiamato così perché il fuoco che vi arde dentro lo fa risplendere come un gioiello. Questo chakra prende energia dal fuoco e ha come carattere l'aggressività.
Ha come simbolo geometrico il triangolo equilatero, emblema dell'elemento Fuoco.I petali del loto sono dieci. Il Mantra-seme è Rang, la sua energia vitale è Bhadrakali.
Il chakra del Plesso Solare è situato nel pancreas. È di colore giallo, è bipolare ed orientato orizzontalmente. Questo è il chakra della forza di volontà individuale, del carisma e dell'efficenza. Un suo funzionamento eccessivo provoca incapacità di rimanere calmi, scoppi d'ira, iperattività, disturbi di origine nervosa. Presiede le emozioni, corrisponde al potere ed al controllo. Attraverso questo punto si gestisce l'emotività, il desiderio di autoaffermarsi; è legato al potere e alla capacità decisionale. La sua energia facilita l’assimilazione delle esperienze, rivela gli obiettivi, permette l'uso positivo dell'energia personale, infonde capacità decisionale, sicurezza e autostima. Il funzionamento carente invece causa scarsa energia, timidezza, bassa stima di sè, senso di inutilità.

Anahata Chakra o del Centro del Petto
Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info Chakra04
Questo centro dai 12 petali si chiama Anahata e si situa al livello del plesso cardiaco, dietro lo sterno, nell’asse del midollo spinale. È lì che, fino all’età di 12 anni, sono prodotti gli anticorpi e inviati nel nostro sistema sottile, aiutandoci a lottare contro gli attacchi esterni al nostro corpo e psiche, e proteggendoci da malattie e intrusioni nocive durante la nostra vita. Quando il chakra del cuore non è sviluppato correttamente o è bloccato, si soffre d’un importante sentimento d’insicurezza. Il cuore è il punto centrale della creazione e dunque tutti i chakras dipendono da lui. Potrebbe essere paragonato a una stazione centrale dalla quale parte un’energia verso le parti del corpo. Il cuore è la sede dello Spirito, la fonte della forza onnipotente, manifestata in Shiva. Dunque un chakra del cuore forte è la base di una personalità sana e dinamica, piena di amore e compassione. Questo centro sottile controlla la respirazione e il funzionamento del cuore e dei polmoni. Con il risveglio della kundalini che apre questo centro, si diventa una persona sicura di sé e in Dio, responsabile e coraggiosa. Una persona così è capace di amare l’intera umanità senza alcun interesse personale ed è amata da tutti.
L' Anahata Cakra. Ha come simbolo geometrico il doppio triangolo incrociato. I petali del loto sono dodici. Il Bija-Mantra è Vam, la divinità è Isana e la sua energia vitale è Bhuvanesvari.
Si trova al centro del petto, allo stesso livello del cuore fisico e la ghiandola endocrina a cui è associato è il timo. È di colore verde, è bipolare, è orientato orizzontalmente e il suo elemento è l'Aria. Produce emozioni, come amore incondizionato, empatia e comprensione verso gli altri, sensibilità verso l'ambiente esterno, accettazione, pietà, bontà, il dare ed il ricevere ed in generale il prendersi cura della vita (umana, animale, vegetale). Un suo cattivo funzionamento è causa di sentimenti quali timore, odio, avversione verso il prossimo, tristezza, disprezzo.

Vishudda Chakra o Centro della Gola
Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info Chakra05

Questo centro dai 16 petali si chiama il Vishuddi; si situa al livello della nuca, del plesso cervicale. Questo centro sottile è responsabile del funzionamento del collo, della lingua, della nuca, della bocca, delle orecchie, del naso, dei denti, del viso, della pelle e delle braccia. Questi sono gli organi per mezzo dei quali comunichiamo con gli altri. È attraverso il Vishuddi che possiamo comunicare con tutte le Deità, poiché è la fonte dei mantras che si cantano. Le qualità del Vishuddi sono il rispetto di sé, la visione distaccata del mondo esteriore, l’amore verso l’umanità, una relazione non possessiva nei confronti della famiglia, delle relazioni e degli amici. Equilibrando ed armonizzando questo chakra è possibile esprimere la gioia dello Spirito. Così, l’umanità ha composto della musica e della poesia alla gloria del Divino. Al livello fisiologico, controlla il funzionamento della ghiandola tiroide. Il sentimento di colpevolezza, il tabacco e dei comportamenti artificiali ed egoisti bloccano questo centro sottile. Il miglior modo di mantenere il Vishuddi in buono stato è di adottare un comportamento umile e di integrare questo comportamento all’insieme della personalità. Quando la kundalini attraversa questo centro risvegliandolo, il ricercatore diventa autentico, pieno di dolcezza e di rispetto comunicando con gli altri. Egli non partecipa a discussioni e arguzie futili. Diviene estremamente diplomatico nelle situazioni difficili, senza pomparsi l’ego. Gli ingredienti della diplomazia divina sono una voce dolce, del tatto per avvicinarsi alla gente con considerazione, discernimento, compassione, generosità e amore. Questo modo di fare da un carisma personale e rende l’individuo magnetico. Tutto ciò che dice la persona va dritto al cuore dell’individuo e anche delle masse.
Il Vishuddha Chakra o della "purificazione". Ha come simbolo geometrico il triangolo equilatero nel quale è inscritto un cerchio, emblema dell'elemento Etere (Akasa). Il Mantra-seme è Ham. La divinità preposta è Sadasiva e la sua energia vitale è Sakini.
Il chakra della gola è situato nella tiroide. È di colore blu, è bipolare ed è orientato orizzontalmente. È il chakra della Creatività inteso come manifestazione verso l'esterno. Questo chakra sovrintende la comunicazione, la capacità d'ascolto e di parola, la sincerità. Produce capacità espressive e chiare dell'intelletto, logiche ed espressioni personali. Il suo potere è particolarmente evidente per quello che riguarda la comunicazione, verbale e non, l'eloquenza e la capacità di trasmettere le proprie idee in modo chiaro, preciso e cristallino. Attivato, conferisce infatti il potere di esprimersi e parlare in modo estremamente persuasivo e convincente. Gli squilibri in questo chakra si manifesteranno come problemi quali incomunicabilità, incapacità di trasmettere chiaramente agli altri le proprie idee e sentimenti, incapacità di sfogare le proprie tensioni psicologiche, stress e introversione. È responsabile della comunicazione con il mondo Etereo (delle creature extracorporee).

Ajna Chakra o Centro Frontale
Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info Chakra06
L' Ajna Chakra.
Questo centro sottile dai 2 petali è l’Agnya chakra che si situa al centro della fronte. Questo punto è conosciuto anche come il terzo occhio di Shiva. Nel corpo fisico è rappresentato dall’incrocio dei 2 nervi ottici nel nostro cervello (il chiasmo ottico). Questo centro controlla il funzionamento delle 2 ghiandole pituitaria e pineale, che si manifestano all’interno di noi come il nostro ego e superego. Poiché questo centro sottile controlla i nostri occhi, un impegno visuale eccessivo (come il cinema, la televisione, il computer o la lettura) può rovinare questo chakra, così come tutti i cattivi pensieri. Per pulire l’Agnya chakra bisogna purificare il nostro sguardo. La collera repressa e il rifiuto a perdonare, delle false nozioni su Dio, un ego gonfiato, frequentare persone dall’influenza nefasta, bloccano questo chakra. Pensare e pianificare troppo gonfiano troppo il nostro ego; fare delle proiezioni eccessive verso il futuro blocca questo chakra. L’Agnya chakra dà la possibilità agli esseri umani di perdonare e essere perdonati, affinché possano pulirsi da sé dai loro peccati e dai loro karmas passati. Perdonando sè stessi e agli altri si permette l’apertura di questo chakra attraverso il risveglio della kundalini.
Ajna è gerarchicamente uno fra i più elevati dei chakra; in questa ruota è anche contenuto il Manas; sui petali del loto vi sono le lettere Ham e Ksam; esso contiene la rappresentazione della sacra sillaba Om, sintesi di tutti i Mantra. La divinità preposta è Shambhu e la sua Shakti è Siddha-Kali.
È anche conosciuto in occidente come "Terzo Occhio" ed è situato nello spazio tra le sopracciglia: la sua ghiandola a cui è associato è l'ipofisi. È di colore indaco, è bipolare ed è orientato orizzontalmente. Influenza il mesencefalo, dove vengono assorbiti tutti gli stimoli nervosi per potere essere inviati a tutte le altre parti del cervello (per cui il mesencefalo dà energia a tutta la regione del capo). È il chakra che presiede la visione interiore o extrasensoriale. Esercita lo sviluppo della capacità di concentrazione; la sua attivazione mediante meditazione permette l'utilizzo del sesto senso e la capacità di manifestare le percezioni extrasensoriali, stati mistici, proiezione mentale, e di viaggiare nel Piano astrale. Produce il controllo della coscienza e delle reazioni fisiche, purificazione e trasformazione dei pensieri in forme di giudizio più raccolto, con la graduale diminuzione delle percezioni sensoriali. Gli squilibri qui si manifesteranno attraverso incubi, fenomeni psichici incontrollati o sgradevoli, mancanza completa di sogni, allucinazioni, confusione mentale. È responsabile della percezione "visiva" dell'aura.

Sahasrara Chakra o Centro Coronale
Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info Chakra07
Il Sahashrara Chakra o "dei Mille Petali".
Questo centro sottile dai 1000 petali, conosciuto con il nome di Sahasrara, è il chakra più importante di tutti. È situato nell’area limbica del nostro cervello. Il chakra del Sahasrara è costituito dalla riunione dei 6 chakras: si tratta di uno spazio incavo, sui bordi del quale si trovano i 1000 nervi. Si possono vedere tutti questi nervi lungo il lobo limbico: se si seziona il cervello trasversalmente, assomigliano a dei petali. Prima della realizzazione del Sé questo centro è chiuso dai 2 palloni del nostro ego e superego. Assomiglia ad un fiore di loto chiuso. Quando è illuminato dal risveglio della kundalini che lo raggiunge, si vede il Sahasrara che assomiglia a un fascio di fiamme dai 7 colori. Un loto aperto dai 1000 petali. Ma questi colori si integrano creando infine una fiamma di colore cristallo chiaro. Questa è l’attualizzazione dell’Unione (realizzazione del Sé) con il Potere Divino onnipervadente, che ci permette di sentire le vibrazioni fresche. È l’integrazione, la libertà assoluta, la gioia dello Spirito e la serenità.
È anche chiamato Chakra della Corona, ha nel suo cuore un loto più piccolo a dodici petali in cui è inscritto il triangolo chiamato Kamakala, che simbolicamente raffigura la sede della Shakti Suprema, cioè la Forza Cosmica non individualizzata. Nei mille petali del loto sono contenute tutte le lettere dell'alfabeto sanscrito.
Il chakra della corona trova posto nella ghiandola pineale, ed ha un solo polo. È di colore viola ed è orientato verticalmente con il relativo imbuto che indica verso il cielo. È il chakra che presiede il contatto con la Conoscenza Divina, governa la corteccia cerebrale e la presa di coscienza. Esso determina l'apertura e la dilatazione della coscienza con lo sviluppo dell'intelletto. Le sue funzioni principali sono relative alla conoscenza superiore, alla medianità, al contatto con il Divino. Al Sahasrara Chakra appartengono tutte le questioni relative alla "Illuminazione", vale a dire la relazione tra la coscienza dell'individuo e quella dell'universo. L'apertura o la creazione del Settimo Chakra porta a uno stato di contatto e comunione con la forza creatrice dell'universo, uno stato di purificazione, appagamento spirituale, totale libertà dalle limitazioni dei nostri istinti bassi e grossolani: si tratta, è evidente, di stati dell'essere che sfuggono alle possibilità descrittive della razionalità e che possono essere compresi (nel senso di "presi all'interno di noi", vale a dire assimilati e non semplicemente capiti) soltanto attraverso l'esperienza diretta. L'apertura di questo chakra coincide con il Bodhi
Chakra, ghiandole endocrine, luogo anatomico e plesso nervoso
Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info 300px-Gray838

Fig. 838 del Gray - Il sistema nervoso simpatico e le sue connessioni con i plessi toracici, addominali e pelvici.
Chakra, ghiandole endocrine, luogo anatomico e plesso nervoso

Muladhara Gonadi (Testicoli nell'uomo e Ovaie nella donna). Perineo. Plesso pelvico.[1]

Svadhisthana Ghiandole Surrenali. Vescica. Plesso ipogastrico.[2]

Manipura Pancreas. Ombelico. Plesso celiaco (o solare).

Anahata Timo. Cuore. Plesso cardiaco.[3]

Visuddha Tiroide. Laringe. Plesso orofaringeo.

Ajna Ghiandola Pituitaria (Ipofisi), Ghiandola Pineale (Epifisi).

Sahasrara Osso della fontanella .


Chakra e colori
Muladhara Rosso Corallo Rosso
Svadhisthana Giallo Giallo
Manipura Verde Verde
Anahata Rosso Rubino Rosso
Visuddha Azzurro Blu
Ajna Bianco Bianco
Sahasrara Arcobaleno Tutti
(N.B: si possono trovare anche associazioni diverse da quella indicata)

Chakra ed elementi
Muladhara Terra
Svadhisthana Fuoco
Manipura Acqua
Anahata Aria
Visuddha Etere
Ajna Luce
Sahasrara Vibrazioni

Non vi è alcun elemento associato con i chakra Frontale e della Corona; come tali, essi rappresentano degli stati di energia oltre la gravità della materia, la quale è composta da cinque elementi.

Chakra o Centri di Forza nelle dottrine occidentali
Uno fra i primi scritti occidentali che sembrano alludere alla dottrina dei "Centri di Forza" o chakra è il testo Eine kurze Eroffnung und Anweisung der dreyen Principien und Welten im Menschen (Una breve rivelazione e istruzione sui tre principi e mondi nell'uomo) di Johann Georg Gichtel (1638-1710), opera meglio conosciuta sotto il titolo (erroneo) di Theosophia Practica (1723). Gichtel fu discepolo di Jakob Bohme, teosofo e mistico cristiano (1575-1624). Tale scritto fa supporre una certa conoscenza della dottrina relativa ai chakra, perlomeno in certi ambienti alchemico-cristiani dell'Europa. La dottrina in questione - nota forse anche ai monaci orientali nel contesto dell'esicasmo - rimane tuttavia poco diffusa in Occidente almeno fino agli inizi del XX secolo.
In Occidente la dottrina dei chakra deve la sua diffusione principalmente alla traduzione di due testi indiani: il Sat-Cakra-Nirupana e il Padaka-Pancaka operata da Sir John Woodroffe, alias Arthur Avalon, nel libro Il Potere del Serpente (1917). Tale libro è estremamente dettagliato e complesso e rappresentò un notevole supporto per lo studio e la diffusione in occidente della dottrina relativa ai chakra. Un contributo successivo fu operato da C. W. Leadbeater il quale pubblicò un libro contenente i propri studi e le proprie osservazioni chiaroveggenti relative ai centri di forza nel libro Chakras (1927).
Rudolf Steiner fondatore dell'Antroposofia, parla dello sviluppo dei chakra nel libro Come conoscere i mondi superiori (1ª ed. 1909), fornendo istruzioni progressive per lo sviluppo di tali centri di forza. Si tratta di esercizi quotidiani che richiedono un tempo e una applicazione considerevole. Egli segnala che per il risveglio e lo sviluppo di tali centri di forza esistono anche altri metodi più rapidi, che potrebbero però risultare dannosi se non operati da persone spiritualmente mature.
Nel panorama moderno Tommaso Palamidessi, fondatore dell'Archeosofia, rielabora la dottrina dei centri di forza alla luce dell'esoterismo giudaico-cristiano. Nel libro Tecniche di Risveglio Iniziatico (1975), Tommaso Palamidessi illustra alcune tecniche ascetiche tese al risveglio e allo sviluppo di tali Centri di Forza che coinvolgono la realizzazione di icone o supporti meditativi, tecniche respiratorie e meditazioni su nomi divini ebraici (invece che su mantra tibetani), in linea con la tradizione occidentale.
Il testo di Woodroffe è al centro de La psicologia del Kundalini-yoga. Seminario tenuto nel 1932 di Jung.[4] L'aspetto forse più interessante dell'interpretazione junghiana è il tentativo di correlare un simile fenomeno a ciò che oggi la psichiatria definirebbe Disturbo da somatizzazione,[5] in cui però la psicosomatica prevale sul somatopsichico[6]. Altra differenza notevole è che nel kundalinismo si assiste a un decorso o percorso appunto chakrico, dunque non caotico ma ordinato, centripeto (verso la testa) e centrifugo (extra corpus).
Altrettanto rilevante è il confronto fra l'esperienza descritta da Gopi Krishna in Kundalini. L'energia evolutiva dell'uomo e l'annesso Commento psicologico di James Hillman.[7][8] In questo caso, l'originalità risiede anzitutto in quanto vissuto dallo stesso Gopi Krishna, distante dalle consuete sovrastrutture rituali: niente meditazione dei loto, niente mantra, niente sanscrito, niente màndala, nessuna tecnica di respirazione, nessuna guida spirituale.

Note
^ Cf. ricorrenze in books.google.it.
^ Cf. ricorrenze in books.google.it.
^ Cf. ricorrenze in books.google.it.
^ A cura di Sonu Shamdasani, 1ª ed. or. 1996; ed. it. a cura di Luciano Perez, Torino, Bollati Boringhieri, 2004. ISBN 8833915476; ISBN 88-339-5740-3; ISBN 978-88-339-5740-1.
^ Op. cit., pp. 109, 129-30
^ Op. cit., pp. 46, 94, 102
^ Ed. or. 1967, Commento del 1970; tr. it. Roma, Ubaldini, 1971. ISBN 88-340-0234-2; ISBN 978-88-340-0234-6.
^ Lo stesso Hillman cita uno stralcio del summenzionato testo di Jung nel suo Saggi sul Puer, Milano, Raffaello Cortina, 1988, pp. 109, 112. ISBN 88-7078-108-9; ISBN 978-88-7078-108-3.

Bibliografia
Omraam Mikhaël Aïvanhov, Centri e corpi sottili aura, plesso solare, centro hara, chakra, 1998, Edizioni Prosveta.
Valerio Sanfo, I Chakras e le corrispondenze nella fisiologia tradizionale, 2006, Edizioni AEMETRA.
Valerio Sanfo, Chakras e ghiandole endocrine, 2004, Edizioni AEMETRA.

[Wikipedia]


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Lun 13 Dic 2010, 12:03
Yantra (यन्त्र्)
Yantra (यन्त्र्) è un termine sanscrito che indica vari tipi di rappresentazioni geometriche dalla forma semplice o più complessa e diagrammi simbolici, utilizzati come supporto nella concentrazione o per favorire l'assorbimento meditativo (samadhi).
Il termine infatti significa originariamente "veicolo", "mezzo" o meglio ancora "strumento/oggetto atto a favorire" un'esperienza o conseguimento mistico (vedi sadhana). Viene spesso utilizzato a supporto della meditazione
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Gli yantra possono essere compresi nella categoria più ampia dei cosiddetti mandala o chakra utilizzata nella pratica di alcune tradizioni religiose di origine indiana come quelle induiste, nel Jainismo o nel Buddhismo anche fuori dall'India.
In generale, ogni figura divina ha il proprio yantra. In qualità di stigmi o segni geometrici vengono impiegati nella religiosità popolare anche come amuleti o talismani portafortuna e beneaguranti. Vengono anche tracciati sul terreno o sui muri delle case in "stile mosaico" con colori naturali.
Esempi di Yantra

Chinnamasta Yantra
Kali Yantra
Sri Yantra (Sri Chakra)
Tara Yantra
Kundalini
[Wikipedia]
Termine della filosofia Advaita e di altre tradizioni yogiche tra le quali quella classica di Patanjali.
Con Kundalini si intende un'energia che risiede nel corpo umano a livello sottile, manifestazione dell'energia universale meglio nota come shakti. In particolare Kundalini corrisponderebbe alla "forza generativa" in contrapposizione alle altre due forme di energia tradizionali cioè prana (o energia vitale) e fohat (o energia di movimento).
Kundalini, allo stato latente, risiede alla base della colonna vertebrale sopra un plesso che si fa corrispondere al più basso dei chakra, detto in genere mulādhāra, ed in particolare nella zona del perineo. Essa è tradizionalmente rappresentata da un serpente addormentato, avvolto intorno alla base della spina dorsale in tre giri e mezzo. Il suo nome deriva dalla parola kundala, che significa avvolto, arrotolato, spiraliforme.
Fin dall'antichità, il serpente è stato considerato simbolo di trasformazione, grazie alla sua capacità di mutare la pelle ed è stato associato al benessere fisico, spirituale e all'illuminazione. Anche il Bastone di Asclepio o Caduceo di Ermete, simbolo della moderna medicina, ci presenta un serpente che si avvolge attorno ad un bastone.
Alcuni significati dei tre avvolgimenti sono: per ciò che riguarda il sacro mantra om: il passato, il presente e il futuro, come stato di conscio: la veglia, il dormire e il sognare, i tre tipi di esperienza: soggettiva, sensoriale e assenza di esperienza, riferito ai tre guna (le qualità della natura): Sattva la Coscienza, Consapevolezza(armonia), Rajas l'Energia(azione), Tamas la Stabilità, l'inerzia (materia).
La rimanente metà dell'avvolgimento simboleggia la forza potenziale della trascendenza.
Kundalini è luce, è come l'intenso bagliore di una giovane e possente folgore, è suono, è Mantra, il suo dolce sussurro è simile al confuso ronzio di sciami di api in amore, essa produce melodiosa poesia.
Secondo gli yogin, tale energia si risveglia e dinamizza attraverso il sadhana (pratica della disciplina) ed entra nella direttrice centrale, detta Susumna o Shusumna, nella fisiologia sottile delle tre principali nadi del corpo umano, così da risalire i chakra superiori fino alla sommità del cranio.
Lungo il suo percorso, Kundalini attraversa i chakra risvegliandoli e potenziandoli. Ma devono essere purificati per accogliere Kundalini. Giunta al settimo chakra, detto Sahashrara o anche "loto dai mille (petali)", essa completa il suo risveglio, portando l'individuo nello stato che viene comunemente definito realizzazione del sé o risveglio secondo la tradizione indiana. L'innalzarsi di questa energia permetterebbe di sperimentare, in piena consapevolezza, nuovi stati di coscienza e sarebbe solitamente accompagnato da una serie di fenomeni particolari che possono essere di tipo fisico, sensoriale, percettivo.
L'effettiva manifestazione del risveglio della Kundalini è la consapevolezza e la conoscenza del passato presente e futuro, e un'espansione della coscienza. Alcuni ritengono di riconoscere il risveglio di Kundalini con la percezione di aria, di un leggero soffio, di un leggero vento, di una brezza fresca sulla sommità della testa e sui palmi delle mani.

Citazioni
"Latenti shock - shock addizionali, shock addizionali - sveglia Kundalini!" (Shock in my town, Franco Battiato)
[Wikipedia]


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Lun 13 Dic 2010, 12:06
Prāṇa प्राण
Il termine sanscrito Prāṇa (प्राण, prāṇa) significa letteralmente vita, in seconda istanza viene inteso come respiro.
Secondo la fisiologia induista, tutti gli esseri viventi, in quanto tali, sono dotati di prāṇa, la cui conservazione deriva dal corretto svolgimento di tutte le funzioni psicologiche, emotive e fisiologiche necessarie al mantenimento armonico dell'equilibrio.
Secondo tale "filosofia", uno dei modi più evidenti attraverso cui gli esseri viventi ottengono prāṇa è dato dalla respirazione che veicola, oltre all'ossigeno (elemento grossolano) anche la vitalità (elemento sottile) che traiamo dall'aria.
Nello Yoga e nelle tecniche di guarigione indiane il saper padroneggiare il respiro assume un ruolo fondamentale, poiché questa funzione viene posta sotto un controllo consapevole.

[Wikipedia]


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Lun 13 Dic 2010, 12:09
Mandala maṇḍala मण्डल
Mandala (dal sanscrito maṇḍala (मण्डल), letteralmente: «essenza» (maṇḍa) + «possedere» o «contenere» (la); tradotto anche come «cerchio-circonferenza» o «ciclo», entrambi i significati derivanti dal termine tibetano dkyil khor) è un termine simbolico associato alla cultura veda ed in particolar modo alla raccolta di inni o libri chiamata Rig Veda. La parola è utilizzata, anche, per indicare un diagramma circolare costituito, di base, dall'associazione di diverse figure geometriche[1], le più usate delle quali sono il punto, il triangolo, il cerchio ed il quadrato. Il disegno riveste un significato spirituale e rituale sia nel Buddhismo che nell'Hinduismo.

Indice
1 Significato
2 Storia
3 Note
4 Voci correlate
5 Altri progetti
6 Bibliografia
7 Collegamenti esterni

Significato
Il Mandala rappresenta, secondo i buddhisti, il processo mediante il quale il cosmo si è formato dal suo centro; attraverso un articolato simbolismo consente una sorta di viaggio iniziatico che permette di crescere interiormente.

esempio di mandala buddhista:
Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info 250px-Mandala_gross
I buddhisti riconoscono, però, che i veri Mandala possono essere solamente mentali, le immagini fisiche servono per costruire il vero Mandala che si forma nella mente della gente e vengono consacrate solo per il periodo durante il quale è utilizzato per il servizio religioso.
Al termine del lavoro, dopo un certo periodo di tempo, il mandala viene semplicemente "distrutto", spazzando via la sabbia di cui è composto. Questo gesto vuole ricordare la caducità delle cose e la rinascita, essendo la forza distruttrice, anche una forza che dà la vita.
Il termine Mandala (lett. cerchio) si ritrova in varie culture, tra cui quella buddhista, mentre il corrispettivo induista è lo Yantra (lett. strumento). Lo Yantra è simile al Mandala, tuttavia le due tecniche si differenziano per la complessità: lo Yantra è molto più schematico, limitandosi ad usare figure geometriche e lettere in sanscrito, mentre nel Mandala sono rappresentati anche - in maniera talvolta particolareggiata - luoghi, figure ed oggetti.

Storia
Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info 300px-Sand_mandala_tibet_1
Monaci tibetani creano un mandala

Non vi è al mondo un altro disegno simbolico così universale come il mandala; compare in tempi diversi e in ogni cultura visto che il più antico mandala sin qui conosciuto è una "ruota solare" paleolitica scoperta nell’Africa del sud. Ma mirabili esempi di mandala cristiani si trovano già nel primo Medioevo, mostrando perlopiù Cristo nel centro ed i quattro evangelisti o i loro simboli ai quattro punti cardinali. Inoltre possiamo osservare figure mandaliche nei rosoni delle nostre chiese, nei labirinti, nelle forme di certi templi, come pure nei siti etruschi e romani. Anche la natura attorno a noi spesso si presenta sotto forme mandaliche: nella frutta, nelle pietre, nei fiori, tra gli alberi, su nel cielo. Oltre ad essere disegnati i mandala vengono anche "vissuti": in India esiste la danza del mandala, tra gli indiani Navaho la persona da curare viene collocata al centro del cerchio disegnato sul terreno mentre in occidente l’idea del centro e del cerchio protettivo si ritrova in numerose danze popolari oltre che nel girotondo dei bambini.
I Mandala hanno una tradizione antichissima e, nello scorso secolo, anche un grande studioso della psicologia occidentale ne ha fatto uno strumento di studio delle personalità dell'uomo. Si parla dello psicoanalista svizzero Carl Gustav Jung (26 luglio 1875 Kesswil - 6 giugno 1961 Küsnacht), che sull'argomento ha scritto quattro saggi dopo averli studiati per oltre venti anni. Secondo Jung, durante i periodi di tensione psichica, figure mandaliche possono apparire spontaneamente nei sogni per portare o indicare la possibilità di un ordine interiore. Il simbolo del mandala, quindi, non è solo un’affascinante forma espressiva ma, agendo a ritroso, esercita anche un’azione sull’autore del disegno perché in questo simbolo si nasconde un effetto magico molto antico: l’immagine ha lo scopo di tracciare un magico solco intorno al centro, un recinto sacro della personalità più intima, un cerchio protettivo che evita la "dispersione" e tiene lontane le preoccupazioni provocate dall’esterno. Ma c’è di più: oltre ad operare al fine di restaurare un ordinamento precedentemente in vigore, un mandala persegue anche la finalità creativa di dare espressione e forma a qualche cosa che tuttora non esiste, a qualcosa di nuovo e di unico. Come afferma Marie-Louise Von Franz (allieva di Jung), il secondo aspetto è ancora più importante del primo ma non lo contraddice poiché, nella maggior parte dei casi, ciò che vale a restaurare il vecchio ordine, comporta simultaneamente qualche nuovo elemento creativo.

Note
^ mandala. Merriam-Webster Online Dictionary, 2008. URL consultato il 2008-11-19
[Wikipedia]


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Lun 13 Dic 2010, 12:14
posto alcuni video di musica rilassante legata al "mondo chakra". Su youtube troverete un sacco di melodie rilassanti, da ascoltare con piacere.

DNA Repairing and Healing


questa invece è una frequenza specifica, non è una musica; per me è stata piacevole, tutto è soggettivo...provate...


altre melodie che ho selezionato:













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Lun 13 Dic 2010, 12:39


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Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info Empty Onde crebrali e chakra

Lun 23 Mag 2011, 07:19
Onde cerebrali, Risonanza e Chakra

Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info Cervellomente

Nel corso della nostra vita quotidiana tutti noi sperimentiamo diversi "stati di coscienza". Per esempio, nell'arco di una giornata, tra la luce del mattino e il buio della notte, ci muoviamo da uno stato ordinario di veglia ai diversi stadi del sonno.
Ma anche gli stati di coscienza "straordinari" fanno parte della nostra comune esperienza: quando ci sentiamo particolarmente "creativi", insolitamente "intuitivi", eccezionalmente "lucidi", profondamente "rilassati".
Ordinari, o straordinari che siano, tutti gli stadi della nostra coscienza sono dovuti all'incessante attivita' elettrochimica del cervello, che si manifesta attraverso
"onde elettromagnetiche": le onde cerebrali, appunto.
La frequenza di tali onde, calcolata in 'cicli al secondo', o Hertz (Hz),
varia a seconda del tipo di attivita' in cui il cervello è impegnato e
può essere misurata con apparecchi elettronici. Gli scienziati suddividono comunemente le onde in "quattro bande", che corrispondono a quattro fasce di frequenza e che riflettono le diverse "attivita' del cervello".


Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info Pulpreon


Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info Audio2Onde delta
Hanno una frequenza tra 0,5 e 4 Hz e sono associate al più profondo rilassamento psicofisico. Le onde cerebrali a minore frequenza sono quelle proprie della mente inconscia, del sonno senza sogni, dell'abbandono totale. In questo senso vengono prodotte durante i processi inconsci di autogenerazione e di autoguarigione.


Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info Pulconon


Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info Audio2Onde theta
La loro frequenza e' tra i 4 ed i 8 Hz e sono proprie della mente impegnata in attività di immaginazione, visualizzazione, ispirazione creativa.
Tendono ad essere prodotte durante la meditazione profonda. Il sogno a occhi aperti, la fase REM del sonno (cioè, quando si sogna).
Nelle attivita' di veglia le onde theta sono il segno di una conoscenza intuitiva e di una capacità immaginativa radicata nel profondo.
Genericamente vengono associate alla creatività e alle attitudini artistiche.


Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info Pullavon


Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info Audio2Onde alfa
Hanno una frequenza che varia da 8 a 14 Hz e sono associate a uno stato di coscienza vigile, ma rilassata. La mente, calma e ricettiva, è concentrata sulla soluzione di problemi esterni, o sul raggiungimento di uno stato meditativo leggero. Le onde alfa dominano nei momenti introspettivi, o inquelli in cui più acuta è la concentrazione per raggiungere un obiettivo preciso. Sono tipiche, per esempio, dell'attività cerebrale di chi è impegnato in una seduta di meditazione, yoga, taiji.



Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info Pulchion


Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info Audio2Onde beta
Hanno una frequenza che varia da 14 a 30 Hz e sono associate alle normali attività di veglia, quando siamo concentrati sugli stimoli esterni. Le onde beta sono infatti alla base delle nostre fondamentali attività di sopravvivenza, di ordinamento, di selezione e valutazione degli stimoli che provengono dal mondo che ci circonda. Per esempio, leggendo queste righe il vostro cervello sta producendo onde beta. Esse, poi, ci permettono la reazione più veloce e l'esecuzione rapida di azioni. Nei momenti di stress o di ansia le beta ci danno la possibilità di tenere sotto controllo la situazione e dare veloce soluzione ai problemi.


Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info Animhead


Il fenomeno della risonanza
Nel 1665 il fisico e matematico olandese Christiian Huygens, tra i primi a postulare la teoria ondulatoria della luce, osservò che, disponendo a fianco e sulla stessa parete due pendoli, questi tendevano a sintonizzare il proprio movimento oscillatorio, quasi "volessero assumere lo stesso ritmo". Dai suoi studi deriva quel fenomeno che oggi chiamiamo 'risonanza'.
Nel caso dei due pendoli, si dice che uno fa risuonare l'altro alla propria frequenza. Allo stesso modo e per lo stesso principio, se si percuote un diapason, che produce onde alla frequenza fissa di 440 Hz, e lo si pone vicino a un secondo diapason 'silenzioso', dopo un breve intervallo quest'ultimo comincia anch'esso a vibrare. La risonanza può essere utilizzata anche nel caso delle onde cerebrali.
Studi che si sono serviti dell'elettroencefalogramma hanno mostrato un' evidente correlazione tra lo stimolo che proviene dall'esterno e le onde cerebrali del soggetto in esame. Inizialmente, le ricerche in questo campo utilizzavano soprattutto la luce; poi, si è passati ai suoni ed alle stimolazioni elettromagnetiche. Ciò che si è osservato è che se il cervello è sottoposto a impulsi (visivi, sonori o elettrici) di una certa frequenza, la sua naturale tendenza è quella di sintonizzarsi.
Il fenomeno è detto 'risposta in frequenza'. Per esempio, se l'attivita' cerebrale di un soggetto è nella banda delle onde beta (quindi, nello stato di veglia) e il soggetto viene sottoposto per un certo periodo a uno stimolo di 10 Hz (onde alfa), il suo cervello tende a
modificare la sua attivita' in direzione dello stimolo ricevuto.
Il soggetto passa dunque ad uno stato di rilassamento proprio delle onde alfa.


Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info Testa3


I due emisferi cerebrali


Il cervello umano e' suddiviso in due emisferi:


destro:
- sintetico (comprende l'insieme delle parti), concreto, spaziale (coglie le relazioni nello spazio), intuitivo (usa sensazioni e immagini), analogico (usa le metafore), irrazionale, olistico (percepisce le strutture di assieme), atemporale e non-verbale.
È la sede delle attività creative, della fantasia.

sinistro:
-analitico (comprende i dettagli), astratto (giunge all'interno, partendo dal dettaglio), lineare (lavora in ordine sequenziale), logico, numerico, razionale, simbolico, temporale, verbale. È la sede di tutte quelle attività che coinvolgono il linguaggio, la scrittura, il calcolo.


I due emisferi sono uniti da una lamina orizzontale di fibre nervose, il cosiddetto "corpo calloso". Ogni emisfero ha competenze proprie: l'occhio sinistro, l'orecchio sinistro
e tutta la parte sinistra del corpo sono connesse all'emisfero destro; l'occhio destro, l'orecchio destro e tutta la parte destra del corpo sono connesse all'emisfero sinistro. I due emisferi, poi, funzionano in modo diverso; elaborano, cioè, tutti i processi informativi, secondo modalità distinte. Per come si è finora strutturata, la nostra società da' una maggiore rilevanza alle modalità di pensiero dell'emisfero sinistro, tanto che fino a poco tempo fa i neurologi definivano"minore" l'emisfero destro.
Ma una visione più bilanciata delle due componenti, un maggiore equilibrio tra le funzioni, una armonia tra razionalità e fantasia è ciò che, oggi, forse, l'umanita' necessita con più urgenza. Uno strumento semplice ed efficace per riequilibrare il potere dei due
emisferi cerebrali è il suono. Come abbiamo visto, ogni attività cerebrale emette onde
particolari
, che possono entrare in risonanza con le onde sonore esterne. In questo modo il cervello viene 'veicolato' attraverso il suono, stimolato a sintonizzarsi su una frequenza (e quindi sull'attività cerebrale che le corrisponde), portato a funzionare come un insieme.


Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info Waves_med_clrIl ritmo biauricolare
Le onde cerebrali hanno una frequenza che l'orecchio umano non coglie. Ma l'avvento dell'elettronica e dell'informatica applicata al settore musicale ha dato la possibilità di utilizzare tali frequenze, veicolandole attraverso onde sonore particolari.
Viene usata una particolare tecnica, chiamata ritmo biauricolare o binaurale, che opera in questo modo: se l'orecchio sinistro viene stimolato con un suono portante alla frequenza, poniamo, di 500 Hz e l'orecchio destro con uno a 510 Hz, la differenza di 10 Hz viene percepita dal cervello (e solo dal cervello, perché è una frequenza che sta al di fuori
dello spettro sonoro).
Il cervello è così stimolato ad entrare in risonanza con il 'ritmo biauricolare' di 10 Hz (onde alfa) e, di conseguenza, con l'attività corrispondente: rilassamento, calma, tranquillità.


Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info 44030
Figura 1 - Binaural beat -Battimento binaurale o biauricolare
In figura 1 potete vedere l'analisi in frequenza di un battimento binaurale di 30 Hz (infrasuono) generato da due frequenze diverse per il canale sinistro (424 Hz - blu) e canale destro (454 Hz - rosso) a 0 dB.

Risonanza e Chakra


Quando è in salute e bilanciato, ognuno dei sette chakra maggiori umani ruota a una costante e predeterminata frequenza o vibrazione. Il Chakra della radice ha una frequenza risonante normale di 256 cicli a secondo, o 256 Hz (il Do centrale del pianoforte). Il Chakra
seguente per altezza, il Sacrale, risuona a 288 Hz, che è la nota Re. E ogni chakra via via più alto, nel corpo fisico, ha una nota via via più alta della scala, fino al Si. Questi sette
toni o note sono chiamati "Ottava 0". Ogni volta che si sale di un'ottava (per esempio dal Do centrale, 256 Hz, al Do più alto della scala, 512 Hz) si può notare come il valore della
frequenza raddoppi. Questa caratteristica molto importante è anche uno dei princìpi di risonanza.

Si noti anche che, come il pianoforte ha diverse ottave sopra l'ottava 0, così ne
ha anche quel veicolo energetico che chiamiamo "Campo di Energia Umana". Gli Uomini hanno complessivamente cinque ottave associate alla loro Aura, ma solo l'ottava più bassa, la 0, è associata al loro corpo fisico. Ad ottave più alte corrispondono connessioni energetiche tra persone e dimensioni più elevate, partendo dall'ambiente locale della persona (ottava 1), alla Madre Terra in senso Globale (Ottava 2), al nostro sistema solare e in particolare al Sole, l'immediata fonte di tutte le energie "fisiche" che supportano la vita in questo mondo (ottava 3), alla nostra galassia, la Via Lattea (ottava 4), e all’energia dell’Universo (Ottava 5). Comunque, quando si lavora con la terapia del suono, ci si può concentrare sull'ottava 0, l'ottava associata al corpo fisico e ai suoi maggiori centri di
energia.

Se un Chakra è un po' "scordato" e non vibra in armonia, esso può essere ri-accordato attraverso un processo di vibrazione simpatetica.
Questo è un concetto base della terapia. Le vibrazioni armoniose alla frequenza corretta entrano direttamente nel campo di rotazione del Chakra e hanno l'effetto di portare quella
sequenza vibrazionale del Chakra indietro alla sua frequenza propria così che possa funzionare efficientemente come un transduttore di energie provenienti dal campo di energia
universale richiesto dagli organi e ghiandole associati al chakra.


Questi sono i sette princìpi che caratterizzano il suono e che in ultima analisi determinano gli effetti che il suono ha sul corpo umano e sui suoi sistemi di energia. I principi di risonanza, Ritmo, Melodia, Armonia, Tonalità, Timbro e Intonazione:


Risonanza.
Quando un Chakra risuona ad una particolare vibrazione o frequenza, prende e assorbe energia da quella frequenza. C'è un trasferimento di energia che ha luogo dalla sorgente
dell'energia sonora in vibrazione (strumento, voce, coristi...) al chakra stesso. Questo trasferimento che ha luogo nel fenomeno è conosciuto come "Risonanza Simpatica". La risonanza simpatica può essere meglio illustrata osservando due strumenti a corda
(Violino, Arpa...) accordati in maniera identica posti l'uno accanto all'altro. Se pizzichiamo la corda del primo strumento, le vibrazioni di quella corda sono sentite dalla stessa corda
del secondo strumento, questi inizia ad assorbire l'energia del suono di quella specifica frequenza e quindi inizierà a vibrare a quella frequenza.
Il principio della Risonanza Simpatica è usato nella terapia del suono per riempire ogni chakra con le vibrazioni sonore della frequenza propria. Per introdurre il suono della frequenza propria del Chakra si possono usare sia la voce umana che degli accordatori (coristi). Introducendo la frequenza propria, il livello di vibrazione del Chakra stesso inizia a riequilibrarsi e ad armonizzarsi alla sua frequenza.
Un'altra caratteristica del fenomeno della Risonanza Simpatica è che le corde accordate alla stessa nota o a una o più ottave sopra la nota vibrante, iniziano a vibrare uguale. Per esempio, se un violino ha una corda intonata al Do centrale (256 Hz) e un secondo violino vicino ha una corda accordata ad un'ottava sopra il Do centrale (Do Alto - 512 Hz), quando la corda del Do centrale è pizzicata sul primo violino, il Do alto del secondo violino inizierà a vibrare. Così lavorando con i toni di un'ottava possiamo produrre vibrazioni nelle ottave superiori.
Questo principio è usato nella Terapia del Suono e per creare sopratoni che possano interessare corpi di energia più alta del campo di energia umano. Questi corpi di energia secondari (eterico, emozionale, mentale e spirituale) possono essere pensati come delle ottave superiori al corpo fisico. Così, quando lavoriamo coi Chakra del livello fisico, i sopratoni prodotti hanno lo stesso effetto, attraverso la risonanza simpatica, sulle sequenza di energia di vibrazione dei chakra nei corpi superiori. Tutto questo attraverso una profonda
sensazione di benessere, serenità, pace, e connessione attraverso i livelli di energia del soggetto.


Ritmo.
L'impulso della Vita è riconosciuto in maniera subliminale quando si sente un suono costantemente ripetuto. Questo per esempio vale per il rullo di tamburo dei circhi. Il Suono forte e rimbombante delle percussioni ripetuto di continuo per diversi minuti, ha l'effetto di portare la mente cosciente in uno stato "alterato". La cadenza o il ritmo del suono ha anche un effetto definito sul corpo umano. Un ritmo molto lento ha un effetto di quiete o sottomissione, mentre un ritmo veloce dà un senso di azione e di movimento.


Melodia.
Le melodie e i ricordi sono spesso in relazione e spesso una certa melodia porta alla luce uno specifico ricordo. Alcune melodie fanno sentire leggeri e felici, altre pesanti e depressi.
Spesso la Melodia e il Tempo (o Velocità) della stessa si combinano generando una sensazione generale di comfort e benessere. Questo può, alternativamente, stimolare il rilascio di endorfine dal cervello che scioglierà lo stress mentale ed emozionale e ridurrà la tensione ed il dolore, soprattutto se la melodia porta alla luce un ricordo veramente piacevole. Questo riequilibra e aiuta a purificarci dai residui delle energie negative. [/size]


Armonia.
L'armonia è la combinazione di due o più toni in un accordo. Quando la combinazione ha un suono piacevole, colpisce sia il corpo fisico che le sue energie secondarie in maniera positiva e aiuta il corpo fisico ad accordarsi con le vibrazioni spirituali. L'armonia ci aiuta a trasmutare le condizioni maggiori del corpo e ad "alterare" gli stati di coscienza.
Cercando la giusta combinazione di toni e ritmi e della loro armonia, possiamo produrre una risonanza dinamica che corregge ed elimina gli squilibri.


Tonalità.
La tonalità è la velocità alla quale le onde sonore vibrano. Più veloci vibrano le onde, più alta sarà la tonalità. Varie sequenze di tonalità possono aiutarci nella frantumazione di pattern di energia rigidi che limitano la nostra crescita, salute e benessere. Tonalità specifiche colpiscono specifici chakra, e questo è il principio applicato dalla terapia
attraverso l'uso di precisi accordatori. Ascoltare un brano musicale composto nella tonalità associata al relativo chakra può aiutare a bilanciarlo.


Timbro.
Quando strumenti diversi suonano la stessa nota sulla scala (per esempio 512 Hz, un Do sopra il Do centrale del piano), la caratteristica del timbro fa si che ogni suono sia riconosciuto come separato dall'altro. Un flauto, una tromba, un corno francese, un sassofono soprano, una fisarmonica, un oboe possono suonare la stessa nota, ma ogni suono sarà differente dall'altro. Uno può suonare metallico, uno morbido, uno soffice, uno aspro, uno legnoso etc. Ognuna di queste interpretazioni su come la nota suona interessa anche come noi ci sentiamo sentendo quella particolare nota. Noi reagiamo in maniera prevedibile a differenti timbri della stessa nota o tono.


Intonazione.
Quando cresciamo e ci sviluppiamo impariamo a rispondere al suono della voce umana e rispondiamo a questo suono in modi differenti da come risponderemmo al suono di uno strumento musicale. La voce umana ha una presenza e una tonalità che la separa da tutti i suoni che ascoltiamo. È più personale, più immediata e prende la nostra intera attenzione. A causa di questi fattori, quando ascoltiamo la voce umana, noi rispondiamo su un altro livello emozionale, diverso da quello dei toni musicali, anche se questi suoni sono morbidi e armoniosi.
Intonare con la voce umana restaura la sequenza di vibrazione sia del corpo fisico che delle sue energie secondarie così che la nostra essenza spirituale può manifestarsi nella sua pienezza attraverso l'ambiente fisico.

Fonte:http://www.marcostefanelli.com/subliminale/onde.htm
Aida Blanchett
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Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info Empty I chakra e ghiandole surrenali

Gio 04 Ott 2012, 01:04
Rientrano nella sfera di influenza del primo chakra i bisogni primari dell'individuo, relativi alla sopravvivenza. Al primo chakra sono collegate le ghiandole surrenali, che sono due piccole ghiandole di forma piramidale collocate sopra il polo superiore del rene ma non ad esso aderenti. Secernono ormoni mineralcorticoidi, tra cui l'aldosterone, i quali regolano l'equilibrio tra l'acqua e i sali minerali presenti nell'organismo, e gli ormoni glicocorticoidi, tra cui il cortisone, intervengono nel metabolismo dei carboidrati, di quello idrico e partecipano alle attività del sistema immunitario. Gli ormoni androgeni integrano l'azione delle ghiandole sessuali dell'apparato genitale. Le ghiandole surrenali secernono anche l'adrenalina e la noradrenalina vengono secreti in situazioni di emergenza o di stress. Il surrene racchiude quindi una energia capace di conquistare, creare e conservare la vita. Le possibili patologie del primo chakra riguardano la difficoltà di accettare e integrare la parte materiale dell’esistenza, intendendo con "materia" anche tutto ciò che simbolicamente è legato al mondo della madre, e quindi il nutrimento, la protezione, la maternità. Problemi alle gambe indicano rigidità di fronte alle situazioni, difficoltà di adattamento, difficoltà nel tenere i piedi per terra. Anche i problemi economici sono sintomi che riguardano il primo chakra, indicando il rifiuto della propria energia creativa. Ansia, stress, paura, angoscia, timor panico, insonnia rivelano una relazione conflittuale con la vita e con la realtà. Amenorrea, dismenorrea rappresentano il rifiuto della sessualità o della identità sessuale, infiammazione del nervo sciatico negazione del contatto con la terra e la realtà, emorroidi e stitichezza difficoltà nel lasciar andare il passato e i vecchi rancori.
Fonte
alechim
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Lettura dei chakra चक्र ❖ Vulvodinia.info Empty i 5 tibetani

Sab 28 Mar 2015, 16:18
Per un bel periodo della mia vita ho eseguiti questi esercizi, seppur non con costanza... mi piacerebbe riprenderli
e ve li propongo:
i 5 tibetani:
http://www.ghiandolapineale.it/files/5riti.htm
se scorrete la pagina che vi ho linkato vedrete il primo esercizio animato seguito dagli altri.
Buona domenica e buoni esercizi a tutte voi
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