Parto vaginale o cesareo?
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Parto vaginale o cesareo?
Mar 12 Feb 2013, 17:15
Ciao a tutte, sono alla 34a settimana di gravidanza e naturalmente mi sono trovata di fronte alla decisione fra parto naturale e cesareo. Purtroppo, come sapete, di informazioni ne girano molto poche...Vi riporto però gli esiti delle ricerche che ho fatto sperando di fare cosa utile per altre future mamme che combattono con questa bestia nera.
Io ho consultato Murina e Vincenti, due medici che mi hanno avuto in cura e che reputo particolarmente preparati. Entrambi mi hanno consigliato il parto naturale con partoanalgesia (epidurale). Sono, però, necessari acuni accorgimenti per ridurre il trauma perineale che di fatto è l'unico fattore in grado di aggravare la situazione. In particolare occorre evitare l'episiotomia, riservandola solo a situazioni particolari (tarvaglio molto lungo, stima del peso fetale molto alta e naturalmente sofferenza fetale). Le lacerazioni di primo e secondo grado, se non molto ampie, non costituiscono invece un problema.
L'epidurale è importante perché evita un eccessivo stress dei muscoli pelvici. Molto utile, infine, è un massaggio perineale nelle ultime fasi di gravidanza. Io ho ordinato anche il macchinario Epi-no, qualcuna lo conosce?
Sulla preparazione del perineo ho sentito una fisioterapista che prepara al parto secondo il metodo Feldenkrais, che dà ottimi risultati e a quanto pare riduce le episiotomie. Mi ha detto NO NO NO ai Kegel! E pensare che un po' ovunque avevo letto che erano utilissimi...
In buona sostanza ho deciso di tentare il parto vaginale, anche se il mio bimbo è enorme e quindi non è affatto detto che ci riuscirò.
Ho sintetizzato qui le opinioni di Vincenti e di Murina, so però che ci sono anche altre scuole di pensiero, e mi piacerebbe che qui ne discutessimo per raccogliere più info possibile. Ad esempio se ho ben capito sia Pesce che Spano propendono per il cesareo. C'è qualche loro paziente che saprebbe spiegare su cosa si basa questa indicazione? Penso che sia un tema di grande interesse, oltre che fondamentale per la nostra salute.
Se poi c'è qualche mamma vulvodinica che vuole raccontare la sua esperienza con parto cesareo o vaginale sarebbe preziosissima!
Grazie a tutte, un bacio.
Io ho consultato Murina e Vincenti, due medici che mi hanno avuto in cura e che reputo particolarmente preparati. Entrambi mi hanno consigliato il parto naturale con partoanalgesia (epidurale). Sono, però, necessari acuni accorgimenti per ridurre il trauma perineale che di fatto è l'unico fattore in grado di aggravare la situazione. In particolare occorre evitare l'episiotomia, riservandola solo a situazioni particolari (tarvaglio molto lungo, stima del peso fetale molto alta e naturalmente sofferenza fetale). Le lacerazioni di primo e secondo grado, se non molto ampie, non costituiscono invece un problema.
L'epidurale è importante perché evita un eccessivo stress dei muscoli pelvici. Molto utile, infine, è un massaggio perineale nelle ultime fasi di gravidanza. Io ho ordinato anche il macchinario Epi-no, qualcuna lo conosce?
Sulla preparazione del perineo ho sentito una fisioterapista che prepara al parto secondo il metodo Feldenkrais, che dà ottimi risultati e a quanto pare riduce le episiotomie. Mi ha detto NO NO NO ai Kegel! E pensare che un po' ovunque avevo letto che erano utilissimi...
In buona sostanza ho deciso di tentare il parto vaginale, anche se il mio bimbo è enorme e quindi non è affatto detto che ci riuscirò.
Ho sintetizzato qui le opinioni di Vincenti e di Murina, so però che ci sono anche altre scuole di pensiero, e mi piacerebbe che qui ne discutessimo per raccogliere più info possibile. Ad esempio se ho ben capito sia Pesce che Spano propendono per il cesareo. C'è qualche loro paziente che saprebbe spiegare su cosa si basa questa indicazione? Penso che sia un tema di grande interesse, oltre che fondamentale per la nostra salute.
Se poi c'è qualche mamma vulvodinica che vuole raccontare la sua esperienza con parto cesareo o vaginale sarebbe preziosissima!
Grazie a tutte, un bacio.
- Aida Blanchett
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Re: Parto vaginale o cesareo?
Mar 12 Feb 2013, 19:37
Infatti, niente Kegel ma solo Reverse Kegel (RK). Per chi legge: fate una ricerca.
Grazie a te.
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- fiore
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Re: Parto vaginale o cesareo?
Mar 12 Feb 2013, 20:04
a me hanno consigliato un cesareo! in realtà quando sono rimasta incinta non ero in cura da un ginecologo specializzato, così il primo che ha capito la parola 'vulvodinia' è stato eletto gine ufficiale. ora sono alla 28° settimana e speriamo di arrivare alla fine senza troppi traumi! ho raccolto un pò di info su internet e in realtà il cesareo mi rassicura molto, anche perchè la bestia non sembra regredire in questi mesi! in ogni caso credo che molto dipenda dalla struttura ospedaliera e dall'ostetrica che ti accompagnerà durante il parto, ma se ti hanno detto che si può fare allora vaiiiii..e in bocca al lupo!!!
- giulia1504
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Re: Parto vaginale o cesareo?
Dom 17 Mar 2013, 23:51
forse arrivo tardi ... se hai deciso per il parto naturale, due consigli.
se ti propongono ossitocina, evitala assolutamente e se sarai assistita dal tuo compagno, istruiscilo sulla manovra di Kristeller, che potrebbero farti nella fase espulsiva e che di fatto è una delle più frequenti ragioni di lacerazioni di quarto grado fino all'ano ed ematomi di lunga guarigione.
è una spinta effettuata dal ginecologo o
da una ostetrica durante la fase finale del parto per aiutare il bambino ad
uscire.
la Spano consiglia il cesareo entro l'anno dalla guarigione perché in sala parto la priorità è sempre il bambino ed in questo senso ostetriche e ginecologi se ritengono ci sia sofferenza per lui, mettono in atto interventi invasi tempestivi, per paura delle responsabilità a loro carico se dovessero subentrare complicazioni. a volte non necessarie.
ora il tempo scade ma prometto di darvi la mia testimonianza a breve.
se ti propongono ossitocina, evitala assolutamente e se sarai assistita dal tuo compagno, istruiscilo sulla manovra di Kristeller, che potrebbero farti nella fase espulsiva e che di fatto è una delle più frequenti ragioni di lacerazioni di quarto grado fino all'ano ed ematomi di lunga guarigione.
è una spinta effettuata dal ginecologo o
da una ostetrica durante la fase finale del parto per aiutare il bambino ad
uscire.
la Spano consiglia il cesareo entro l'anno dalla guarigione perché in sala parto la priorità è sempre il bambino ed in questo senso ostetriche e ginecologi se ritengono ci sia sofferenza per lui, mettono in atto interventi invasi tempestivi, per paura delle responsabilità a loro carico se dovessero subentrare complicazioni. a volte non necessarie.
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- chiara87
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Re: Parto vaginale o cesareo?
Mar 19 Mar 2013, 18:15
https://www.youtube.com/watch?v=yX0UQ9bPc4Y&feature=youtube_gdata_player
Da questo video si capisce bene xé la manovra di kristeller aumenta le probabilità di lacerazioni!
Da questo video si capisce bene xé la manovra di kristeller aumenta le probabilità di lacerazioni!
- niconove
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Re: Parto vaginale o cesareo?
Mar 09 Lug 2013, 14:56
Carissime, ringrazio tutte per le risposte e le testimonianze.
Alla fine, anche su consiglio dei medici che mi seguono per la vulvodinia, ho optato per il parto vaginale, allenando il perineo nei mesi precedenti. Ho pubblicato il protocollo che ho seguito nel topic "Salvare il perineo si può".
Ho avuto un parto naturale meraviglioso, velocissimo e con soli tre piccoli punti per lacerazioni di primo grado, che hanno smesso di farmi male quasi subito. Ero felicissima, ma... c'è un ma.
Durante il parto mi si è lacerato un piccolo labbro. L'ostetrica mi ha detto che non era nulla, che mi aveva dato solo un piccolo puntino "estetico" e che dovevo stare tranquillissima perché non mi avrebbe mai potuto dare noia. Confermato dai ginecologi che poi mi hanno vista.
Fatto sta che questa lacerazione, che capita rarissimamente e che, anche quando capita, non dà nessuna conseguenza, a me ha scatenato l'inferno. Il perineo è tornato subito a posto, ma ho un dolore fortissimo fra labbro e clitoride, che aumenta ogni giorno di più. E' come una lama conficcata lì, non sto nemmeno seduta. Credo che sia da imputare a quella piccola lacerazione, altrimenti non saprei. E' certo che questo nuovo dolore mi è venuto in seguito al parto. Sono disperata: il clitoride era l'unica parte che non mi aveva mai dato nessun problema... mi butterei sotto a un treno.
Ve la faccio breve: nonostante io abbia avuto un parto naturale meraviglioso (e sottolineo meraviglioso) e privo della benchè minima complicazione, se mai avrò un secondo figlio opterò sicuramente per il taglio cesareo. Perché c'è sempre qualcosa che può sfuggire al controllo, e sfidare la sorte nella mia condizione non ha senso. E va bene, sono stata sfigata io e quello che mi è successo è stata una fatalità imprevedibile e più unica che rara. Ma intanto anziché godermi mio figlio adesso sono qua a disperarmi.
Un saluto a tutte.
Alla fine, anche su consiglio dei medici che mi seguono per la vulvodinia, ho optato per il parto vaginale, allenando il perineo nei mesi precedenti. Ho pubblicato il protocollo che ho seguito nel topic "Salvare il perineo si può".
Ho avuto un parto naturale meraviglioso, velocissimo e con soli tre piccoli punti per lacerazioni di primo grado, che hanno smesso di farmi male quasi subito. Ero felicissima, ma... c'è un ma.
Durante il parto mi si è lacerato un piccolo labbro. L'ostetrica mi ha detto che non era nulla, che mi aveva dato solo un piccolo puntino "estetico" e che dovevo stare tranquillissima perché non mi avrebbe mai potuto dare noia. Confermato dai ginecologi che poi mi hanno vista.
Fatto sta che questa lacerazione, che capita rarissimamente e che, anche quando capita, non dà nessuna conseguenza, a me ha scatenato l'inferno. Il perineo è tornato subito a posto, ma ho un dolore fortissimo fra labbro e clitoride, che aumenta ogni giorno di più. E' come una lama conficcata lì, non sto nemmeno seduta. Credo che sia da imputare a quella piccola lacerazione, altrimenti non saprei. E' certo che questo nuovo dolore mi è venuto in seguito al parto. Sono disperata: il clitoride era l'unica parte che non mi aveva mai dato nessun problema... mi butterei sotto a un treno.
Ve la faccio breve: nonostante io abbia avuto un parto naturale meraviglioso (e sottolineo meraviglioso) e privo della benchè minima complicazione, se mai avrò un secondo figlio opterò sicuramente per il taglio cesareo. Perché c'è sempre qualcosa che può sfuggire al controllo, e sfidare la sorte nella mia condizione non ha senso. E va bene, sono stata sfigata io e quello che mi è successo è stata una fatalità imprevedibile e più unica che rara. Ma intanto anziché godermi mio figlio adesso sono qua a disperarmi.
Un saluto a tutte.
- ametista82Sostenitrici anni pregressi
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Re: Parto vaginale o cesareo?
Mar 16 Lug 2013, 12:36
è da un anno che sono sposata, e vi confesso che il pensiero di un figlio mi preoccupa proprio per via del parto! io sono convintissima di volere un cesareo perchè non vorrei correre i rischi del parto naturale: episiotomie, lacerazioni, emorroidi ecc che già mi preoccuperebbero se non avessi la vulvodinia, figuratevi ad avercela la vulvodinia! senza contare che ho letto che lacerazioni ed episiotomie possono provocare la vulvodinia nelle donne che magari prima del parto stavano benissimo! il parto è imprevedibile e la storia che ha raccontato niconove me ne ha dato ulteriore conferma!
Il problema è che la vulvodinia è poco conosciuta dai ginecologi, e secondo me non è facile trovare un ginecologo che accetti di fare un cesareo per una patologia che neanche conosce! ultimamente con la storia che l'italia (la campania in particolare) ha un altissimo numero di cesarei, negli ospedali si insegue il parto naturale a tutti i costi! l'unica soluzione per avere un cesareo a questo punto sarebbero le cliniche private, che però non mi danno la sicurezza di un ospedale (raramente hanno la neonatologia per esempio!)
Il problema è che la vulvodinia è poco conosciuta dai ginecologi, e secondo me non è facile trovare un ginecologo che accetti di fare un cesareo per una patologia che neanche conosce! ultimamente con la storia che l'italia (la campania in particolare) ha un altissimo numero di cesarei, negli ospedali si insegue il parto naturale a tutti i costi! l'unica soluzione per avere un cesareo a questo punto sarebbero le cliniche private, che però non mi danno la sicurezza di un ospedale (raramente hanno la neonatologia per esempio!)
- mara
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Re: Parto vaginale o cesareo?
Mar 16 Lug 2013, 14:11
@Nico: mi dispiace molto.Sono certa che oltre a disperarti però ti godi la bellezza di essere mamma.Ti va di aggiornare la tua sp così è più facile interagire con altre forumine?
@Ametista: il dubbio è lecito cara, e non te lo sei posto solo tu.Ora però mi sembra prematuro cercare una risposta, cerca di informarti al meglio e poi , al momento, saprai prendere la decisione giusta.
@Ametista: il dubbio è lecito cara, e non te lo sei posto solo tu.Ora però mi sembra prematuro cercare una risposta, cerca di informarti al meglio e poi , al momento, saprai prendere la decisione giusta.
- ametista82Sostenitrici anni pregressi
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Re: Parto vaginale o cesareo?
Mar 16 Lug 2013, 14:20
hai ragione mara: mi ripeto in continazione che è prematuro pensarci! anzi, scusatemi se magari vi ho messo un po' di ansia con questa storia del parto, ma sapete è una cosa che mi preoccupa un po' (anzi, molto...)
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Re: Parto vaginale o cesareo?
Sab 03 Ago 2013, 17:28
hai mai pensato al parto in acqua ametista??
- fly25
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Re: Parto vaginale o cesareo?
Dom 04 Ago 2013, 21:31
Io se un giorno dovessi avere un figlio farei senza ombra di dubbio un cesareo. Ma va be' io lo farei anche se non fossi malata... quindi forse non faccio testo!!!
- ametista82Sostenitrici anni pregressi
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Re: Parto vaginale o cesareo?
Mar 06 Ago 2013, 15:12
beh, il parto in acqua so che ha un effetto emolliente sul perineo e che può aiutare ad evitare le lacerazioni, e vi confesso che ci ho pensato, ma alla fine mi convinco sempre di più del cesareo, per vari motivi:
1) molti ospedali dispongono di vasche da parto, ma in realtà vengono usate moooolto raramente, fondamentalmente per pigrizia degli operatori sanitari. oppure magari ti fanno fare solo il travaglio in acqua e non il parto vero e proprio....
2)il parto naturale mi obbliga a mettermi in mano alle ostetriche di turno che sicuramente non conoscono il nostro problema (non lo conoscono molti ginecologi, figuriamoci le ostetriche, a parte la spano o la veronesi, ovvimente), con le conseguenze del caso
3) non sono solo le lacerazioni a farmi paura, ma anche il parto vero e proprio! per guarire dovrò sottopormi a cure lunghe e costose e se mai guarirò non vorrei mettere a rischio il mio pavimento pelvico appena "ristrutturato" con un evento quale il parto vaginale, che per quanto possa andare liscio, senza lacerazioni e/o episiotomie porta sempre delle piccole modificazioni lì sotto, dal punto di vista muscolare ecc
4) dopo anni di rapporti sessuali complicati, in cui era un normale pene a darmi tanti fastidi, l'idea che la mia vagina debba essere attraversata da un bambino di 3 kg o più è una cosa che mi angoscia tantissimo (sono al limite della tocofobia, mi sa)
Tuttavia anche il cesareo ha le sua complicazioni, ma vi assicuro che mi spaventano molto meno del parto naturale. Spero che al momento giusto troverò un ginecologo che acconsentirà al cesareo
1) molti ospedali dispongono di vasche da parto, ma in realtà vengono usate moooolto raramente, fondamentalmente per pigrizia degli operatori sanitari. oppure magari ti fanno fare solo il travaglio in acqua e non il parto vero e proprio....
2)il parto naturale mi obbliga a mettermi in mano alle ostetriche di turno che sicuramente non conoscono il nostro problema (non lo conoscono molti ginecologi, figuriamoci le ostetriche, a parte la spano o la veronesi, ovvimente), con le conseguenze del caso
3) non sono solo le lacerazioni a farmi paura, ma anche il parto vero e proprio! per guarire dovrò sottopormi a cure lunghe e costose e se mai guarirò non vorrei mettere a rischio il mio pavimento pelvico appena "ristrutturato" con un evento quale il parto vaginale, che per quanto possa andare liscio, senza lacerazioni e/o episiotomie porta sempre delle piccole modificazioni lì sotto, dal punto di vista muscolare ecc
4) dopo anni di rapporti sessuali complicati, in cui era un normale pene a darmi tanti fastidi, l'idea che la mia vagina debba essere attraversata da un bambino di 3 kg o più è una cosa che mi angoscia tantissimo (sono al limite della tocofobia, mi sa)
Tuttavia anche il cesareo ha le sua complicazioni, ma vi assicuro che mi spaventano molto meno del parto naturale. Spero che al momento giusto troverò un ginecologo che acconsentirà al cesareo
- Innamorata86Utente Senior
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Re: Parto vaginale o cesareo?
Mer 14 Ago 2013, 20:04
Non decide il medico, ma il tuo corpo in realtà... se l'utero si dilata non si può fare il cesareo ma il parto naturale. è successo a mia suocera.
I kegel reverse aiutano molto in caso di parto naturale, chi li pratica si lacer ain maniera inferiore rispetto a chi non li pratica, proprio perchè abbiamo consapevolezza nei nostri mucoli pelvici....
I kegel reverse aiutano molto in caso di parto naturale, chi li pratica si lacer ain maniera inferiore rispetto a chi non li pratica, proprio perchè abbiamo consapevolezza nei nostri mucoli pelvici....
- ametista82Sostenitrici anni pregressi
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Re: Parto vaginale o cesareo?
Sab 31 Ago 2013, 11:51
più che altro spero di trovare un ginecologo disposto a farmi un cesareo programmato... se poi il parto si dovesse avviare da solo, sarei disposta anche al cesareo d'urgenza! cmq a novembre ho la visita con pesce e tra le mille domande che ho da fargli c'è anche questa sul parto! :)
- Rodegonda
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Re: Parto vaginale o cesareo?
Gio 15 Giu 2017, 11:12
Buongiorno a tutte,
sono entrata oggi nella 35esima settimana di gravidanza e da quando all'ultima ecografia mi hanno detto che i valori della bimba indicano che sarà bella in carne sto valutando seriamente che strada intraprendere per affrontare il parto. Ho scritto già della situazione nella mia storia personale ma spero che in questa sezione magari qualche mamma o qualcuna con i miei stessi dubbi possa offrirmi un aiuto.
In breve: io sono riuscita a guarire dalla vestibolite che mi ha tormentata per più di 10 anni grazie al metodo Spano, posso dire di considerarmi pienamente guarita da circa tre anni e questo è stato fondamentale anche per riuscire a rimanere incinta. Alla fine del mese, ovvero alla 36esima settimana, farò un'altra ecografia approfondita per cercare di stimare peso e dimensioni della bimba così da avere un'idea di come sarà alla nascita. Io sono nata di 4,050 kg ed ovviamente a mia madre, santa donna, hanno messo plurimi punti (e lei per fortuna non ha mai sofferto di svv). A metà gravidanza ho deciso di farmi seguire da un'ostetrica privata, proprio perché potesse essere al corrente della mia situazione e, al momento del parto, sapesse cosa fare e non far fare alle colleghe deell'ospedale considerata la malattia pregressa. Quindi nelle mie intenzioni il cesareo programmato proprio non c'era. Quando però mi si è prospettata una bimba mooolto in carne ho iniziato a temere, non tanto per il momento del parto, lì so che all'occorrenza potrò tenere a bada il dolore, ma piuttosto per le conseguenze successive ad eventuali manovre invasive, come la ventosa o chirurgiche come l'episiotomia. Non so proprio come potrebbero reagire i miei muscoli pelvici ed i miei tessuti...mi ci sono voluti più di 10 anni per vivere una vita normale...non vorrei ripiombare nell'incubo...So che ci sono metodi per allenare i muscoli ed il perineo, so che con certi accorgimenti durante il parto si possono ridurre le lacerazioni...ma i mille imprevisti che si possono verificare, soprattutto nel momento espulsivo, mi preoccupano enormemente: e se la bimba non si incanala bene? Se dovesse essere tirata fuori molto in fretta e non ci fosse il tempo per fare il cesareo? Insomma sono davvero molto preoccupata. Dopo il 28, giorno dell'eco, dovrò decidere in fretta, e al momento la mia ginecologa e la mia ostetrica non si sbilanciano sul consigliarmi l'una o l'altra strada. Oltretutto mancano linee guida condivise da parte degli specialisti della svv...chi dice che è meglio non rischiare e quindi di programmare il TC e chi invece crede che il parto fisiologico possa solo fare bene (salvo complicazioni non prevedibili...aggiungo io). Insomma, care forumine, se c'è qualcuna che ha qualche notizia più aggiornata sulla faccenda o che sta vivendo o ha vissuto da poco la mia stessa situazione, please, fatemi sapere!!
Grazie!!!
sono entrata oggi nella 35esima settimana di gravidanza e da quando all'ultima ecografia mi hanno detto che i valori della bimba indicano che sarà bella in carne sto valutando seriamente che strada intraprendere per affrontare il parto. Ho scritto già della situazione nella mia storia personale ma spero che in questa sezione magari qualche mamma o qualcuna con i miei stessi dubbi possa offrirmi un aiuto.
In breve: io sono riuscita a guarire dalla vestibolite che mi ha tormentata per più di 10 anni grazie al metodo Spano, posso dire di considerarmi pienamente guarita da circa tre anni e questo è stato fondamentale anche per riuscire a rimanere incinta. Alla fine del mese, ovvero alla 36esima settimana, farò un'altra ecografia approfondita per cercare di stimare peso e dimensioni della bimba così da avere un'idea di come sarà alla nascita. Io sono nata di 4,050 kg ed ovviamente a mia madre, santa donna, hanno messo plurimi punti (e lei per fortuna non ha mai sofferto di svv). A metà gravidanza ho deciso di farmi seguire da un'ostetrica privata, proprio perché potesse essere al corrente della mia situazione e, al momento del parto, sapesse cosa fare e non far fare alle colleghe deell'ospedale considerata la malattia pregressa. Quindi nelle mie intenzioni il cesareo programmato proprio non c'era. Quando però mi si è prospettata una bimba mooolto in carne ho iniziato a temere, non tanto per il momento del parto, lì so che all'occorrenza potrò tenere a bada il dolore, ma piuttosto per le conseguenze successive ad eventuali manovre invasive, come la ventosa o chirurgiche come l'episiotomia. Non so proprio come potrebbero reagire i miei muscoli pelvici ed i miei tessuti...mi ci sono voluti più di 10 anni per vivere una vita normale...non vorrei ripiombare nell'incubo...So che ci sono metodi per allenare i muscoli ed il perineo, so che con certi accorgimenti durante il parto si possono ridurre le lacerazioni...ma i mille imprevisti che si possono verificare, soprattutto nel momento espulsivo, mi preoccupano enormemente: e se la bimba non si incanala bene? Se dovesse essere tirata fuori molto in fretta e non ci fosse il tempo per fare il cesareo? Insomma sono davvero molto preoccupata. Dopo il 28, giorno dell'eco, dovrò decidere in fretta, e al momento la mia ginecologa e la mia ostetrica non si sbilanciano sul consigliarmi l'una o l'altra strada. Oltretutto mancano linee guida condivise da parte degli specialisti della svv...chi dice che è meglio non rischiare e quindi di programmare il TC e chi invece crede che il parto fisiologico possa solo fare bene (salvo complicazioni non prevedibili...aggiungo io). Insomma, care forumine, se c'è qualcuna che ha qualche notizia più aggiornata sulla faccenda o che sta vivendo o ha vissuto da poco la mia stessa situazione, please, fatemi sapere!!
Grazie!!!
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